G & M 2019 Domaine de La Bohème di Patrick Bouju
Se ancora qualcuno chiede perché “mi ostino a bere vini naturali” lo costringo a provare il G & M 2019 Domaine de La Bohème di Patrick Bouju.
Punto
Se ancora qualcuno chiede perché “mi ostino a bere vini naturali” lo costringo a provare il G & M 2019 Domaine de La Bohème di Patrick Bouju.
Punto
Il Postino 2019, in mia modestissima opinione, è in assoluto uno dei migliori Trebbiano d’Abruzzo mai bevuti.
Imperdibile.
Quasi al giro di boa di questo 2021, ecco la personalissima e non competitiva classifica di Gastrodelirio dei cinque migliori bianchi naturali degustati nel primo semestre 2021
Non tutti i vini naturali sono per forza buoni
E’ qualcosa che bisogna avere il coraggio di gridare, ne va della “salute” del mondo del naturale
il Le pendu du raisin 2019 boll è una bolla forse un po’ candida, ma attraente e dannatamente beverina che te ne scoleresti subito una magnum già prima dell’antipasto.
un “classicone”, cioè uno di quelli che anche se lo dai a bere (basta non dirgli che è un “naturale”…) a uno degli svariati “dottori del vino”, va a finire che gli piace pure e ne tesse lodi sperticate, apostrofandoti poi con il classico «finalmente bevi qualcosa di buono e non le solite puzzette infarcite di volatile!».
Immaginate voi quando invece gli smascherate la bottiglia, e gli dite: è un “naturale”, anzi, un Triple A!
Il Cerasuolo d’Abruzzo è tra le tipologie di vino che prediligo in assoluto.
Da non confondere con il Cerasuolo di Vittoria, ottimo rosso di Frappato e nero d’avola con il quale condivide l’etimo di Ceraso-Cirasa, (ciliegia in gran parte dei dialetti meridionali d’Italia), il Cerasuolo d’Abruzzo non è un semplice rosato, tutt’altro!
Avviso: chi la pensa diversamente, tiri dritto e legga altro. Da circa trenta anni mi interesso di vino, e da una decina di anni a questa parte per precisa scelta bevo quasi esclusivamente “vini naturali”. Il mio cammino nel mondo del vino è simile a quello di tanti. Primi anni ‘90 perchè bevo vino naturale … Leggi tutto