Di Serena Manzoni
Oggi ho deciso di cucinare la pasta con i peperoni e il baccalà. Oggi vi voglio parlare di un libro: “Mangiando s‘impara. Cucinare con i bambini al Nido e a casa di Giovanna Polattini”, edizioni la meridiana, 2010. Vi assicuro che tra le due cose il nesso esiste, e non è nemmeno così difficile da trovare.
Il libro vuole “documentare come il cibo e la cucina possano diventare occasioni speciali per mettere in gioco azioni educative in grado di stimolare lo sviluppo psico-fisico del bambino, la sua autonomia e la sua crescita”.
Il pubblico a cui è rivolto non è soltanto quello delle persone che per professione si occupano di prima infanzia, ma anche le mamme, i papà, i nonni etc… motivo per cui il lessico utilizzato non è farcito di tecnicismi ma godibile e familiare. Mi sento invece di consigliarne la lettura a chiunque, perché talvolta anche noi cresciutelli, abbiamo dimenticato certe conoscenze e competenze che abbiamo acquisito ma che ci scordiamo di utilizzare, rendendoci più poveri e superficiali. L’autrice ci racconta ad esempio di come la sensibilità sensoriale, all’apice nei primi anni di vita, si vada perdendo, in particolar modo per quanto riguarda il tatto.
Ecco allora la manipolazione della pasta, il mettere la mano in un bel sacco di legumi, la percezione delle diverse consistenze, odori e sapori dove la cucina diventa laboratorio privilegiato, la camera delle meraviglie.
Che ne dite allora dello sbucciare i peperoni dopo che li avete fatti appassire nel forno?
La superficie bruciacchiata che quasi crocchia, il liscio un po’ viscido della polpa, i semini, l’odore dolciastro che rimane sulle mani, il rumore forse inventato della buccia che si stacca… in tutto questo corri corri che è la nostra vita, probabilmente anche i grandi avrebbero bisogno di soffermarsi su questi gesti, allenando i propri sensi un po’ rattrappiti ed ascoltando.
Cucinando si possono anche allenare altre facoltà, ad esempio il saper aspettare, o ancora la cura verso qualcosa, vi sembrano cose da bimbi?
Rendere fertile e non ansiogeno il tempo di lievitazione della torta, o ancora l’attesa che il pezzo di baccalà comprato al mercato sia finalmente pronto per essere cotto dopo le giornate passate a cambiare l’acqua per dissalarlo. L’autrice suggerisce anche di responsabilizzare il bambino, dandogli dei piccoli compiti nel momento della spesa e della cucina, che gli permettano di sentirsi utile, non di troppo nella furia delle incombenze quotidiane.
Di nuovo il baccalà…e il doversi ricordare di cambiare l’acqua abbastanza spesso.
Vogliamo parlare poi dell’autostima? Della soddisfazione di vedere la pietanza ben riuscita, oppure, come nel caso del mio baccalà, rendersi conto che qualcosa nella cottura non deve aver funzionato, ma che posso riprovarci un’altra volta considerando che è la prima volta che affronto il tema baccalà in ambito casalingo.
E della condivisione di parole e saperi, della cucina come luogo della condivisione e dello scambio? Lo volete chiedere a Stefano Capone, alla mia mamma o alle mie colleghe quante cose ho chiesto su come acquistare e gestire il pesce volante del Baltico?
Troverete anche progetti pratici e ricette e tante altre riflessioni a partire dall’orto fino ad arrivare a pentole e padelle, potrete persino imparare a fare gli acquerelli con certi alimenti!
Ribadisco il consiglio di leggerlo, anche se non avete a che fare con pupi ed educatori, perché davvero credo che certe cose vadano ribadite e che sia utile ritornare un po’ bambini.
Unico appunto che farei all’autrice, è quello di aver dato poco spazio al senso del gusto, bisognoso come gli altri di essere allenato e risvegliato.
Ultima raccomandazione: lavatevi bene le manine prima di cominciare!
Mangiando s’impara.
Cucinare con i bambini al nido e a casa
Partenze… per educare alla pace
Di Giovanna Polattini
Editore la meridiana, 2010
ISBN 8861531393, 9788861531390
80 pagine
Serena Manzoni