Di Serena Manzoni,
Se camminando per le strade di un paese o di una città incontro un balcone testardo che espone la bandiera arcobaleno della pace, mi viene spontaneo pensare che, molto probabilmente, la persona e le persone che abitano dietro quel balcone mi somigliano.
Se non completamente, è quasi certo che condividiamo un certo modo di vedere le cose del mondo.
Più o meno lo stesso succede quando un bar, un’enoteca o un ristorante, espongono su di una lavagnetta, o riportano in carta dei vini, un nutrito elenco o una ragionata scelta di vini naturali (o come li si voglia chiamare).
Il gestore del locale in cui mi trovo ha sicuramente dei tratti in comune alla mia forma mentis, o almeno alla mia idea di bere.
In questo caso parliamo di una lavagnetta simpatica in una bella piazzetta di un ancor più bel paese del Cilento, per la precisione Piazzeta Pagano a Pisciotta, provincia di Salerno.
Sedie colorate, atmosfera tranquilla di inizio settembre, un’arietta frizzantina e inaspettata e l’insegna Malabar Pisciotta
La leziosa lavagnetta ci strizza l’occhio e spiffera che lì si beve il Fric e La Matta di Casebianche e fino a questo punto potrebbe trattarsi di una scelta territoriale, ma il seguito non lascia dubbi all’affinità elettiva…
Cantina Giardino e Ciro Picariello lasciano intendere una precisa scelta naturale.
Tutto fa pensare a un’enoteca o a un bar, in realtà si tratta di un piccolo ristorante di pesce, che dobbiamo assolutamente provare.
Come immaginato, la passione per il vino naturale è una questione che accomuna e la scelta della bottiglia per accompagnare la cena diventa subito una bella occasione per rompere il ghiaccio, conoscersi e riconoscersi, approdare a bottiglie mai incontrate come il Quartara 2015 dell’Azienda Lunarossa.
Il primo pericolo, che è quello di trovarsi in un posto noioso, è subito spazzato via.
La cucina si dimostra minimale e intelligente, con un menù che varia giornalmente per assecondare le bizze del pescato, come dovrebbe essere per ogni buon ristorante di pesce.
Gli antipasti si muovono tra proposte dagli accostamenti interessanti come il convincente e stuzzicante crostino con cozze alla scapece, aioli, cetriolo, pomodoro verde marinato, finocchietto selvatico a opzioni più rassicuranti dove a farla da padroni sono i prodotti e le cotture adeguate come nell’insalata tiepida di patate, fagiolini, zucchine, pesto di mandorle, alici di salate di menaica.
Indovinati anche i due secondi proposti per la serata: spigola di mare in olio di cottura e Polpo croccante, peperoncino, peperone, pimentòn ovvero le due facce della stessa medaglia, una sorta di tao ittico.
La spigola bianchissima, delicata, fresca è accompagnata da pomodorini al naturale spelati e freschissimi, un assoluto di delicatezza marina e levità.
Al suo opposto, il polpo tocca le papille più birichine del palato, stuzzicate anche dai sapori più audaci degli ortaggi e delle spezie.
Il tutto dimostra la buona mano e un’idea di cucina precisa, che spinge le materie prime a dare il meglio delle proprie caratteristiche, assecondandole e accostandole con gusto, perizia e rispetto.
Il Quartara 2015 si comporta degnamente anche se la sua evoluzione è un po’ pigra, ma è sempre una bella scoperta, proprio come il Malabar a Pisciotta.
A proposito, vien da chiedersi da dove viene il nome: amanti dell’India o di Ry Cooder & The Chieftains, semplice gioco di parole?
Malabar Pisciotta
Piazzetta Pagano
84066 – Pisciotta (Salerno)
342 841 1270
fiorellaliguorili@gmail.com
Serena Manzoni