Di Serena Manzoni,
La carne fa bene, la carne fa male. Quella rossa fa peggio, quella rossa fa meglio. Carne sì, carne no, carne forse…
Una risposta arriva da un piccolo libro che è una vera e propria chicca, ma solo se amate la cucina francese (ma cosa vuol dire poi?). Insomma la risposta al quesito così attuale sulla bontà della carne ce la fornisce Roland Topor, un artista dai mille talenti, con il suo libro La cuisine cannibale.
Ebbene “la carne dell’uomo è senza dubbio la migliore, perché la più adatta alle esigenze dell’organismo umano”. Sicuramente meglio della troppo grassa e di difficile digestione carne di maiale, va meglio con quelle più leggere di vitello o di montone, ma dal gusto troppo insipido, in ogni caso poco nutritive.
Naturalmente anche per la carne umana bisogna essere in grado di selezionare il prodotto: meglio se di qualcuno che si conosce (sempre preferibile la filiera corta…), giovane e sano, le cui carni si presenteranno di un bel rosso vivo (joli per la precisione) e con il grasso bianco e fermo!
Dopo una introduzione su questa rivoluzione gastronomica cannibale Topor propone un piccolo ricettario intervallato da consigli pratici che diventano massime, ad esempio: “i generosi sono facili da pulire e lunghi da cucinare” oppure “ricordatevi che il pompiere morto non ama l’acqua”. Irriverenti e perturbanti, politicamente scorrette, le ricette diventano una lettura a tratti spassosa, intrise di humour nero un po’ raccapricciante per cui l’autore è noto. “Fegato di svizzero in padella” o “Fegato di uomo normale”, “Miope al gratin” e “Cosce di ragazze gambe all’aria” sono alcune delle preparazioni in cui vi potete sbizzarrire… ops…volevo dire che vi potete divertire a leggere… La cuisine cannibale
Il libro è anche fornito di illustrazioni, della mano dello stesso Roland Topor, bellissime e inquietanti, offrono una sorta di dietro l’angolo della realtà dove “l’allucinante e l’assurdo che diventano normalità sono rappresentati con la perversione del realismo, la crudeltà della verità, l’inquietudine dell’ironia più dissacrante” come ha scritto Gilberto Finzi. E tutto questo in fondo vale anche per il macabro e inconsueto ricettario.
Roland Topor parte dal surrealismo del Movimento Panico con Jodorowsky e Fernando Arrabal, è scrittore, illustratore, drammaturgo, attore e sceneggiatore; forse lo ricorderete in Lupo solitario, trasmissione condotta da Syusy Blady e Patrizio Roversi alla fine degli anni ottanta.
Artista da conoscere e da approfondire, non poteva mancare nel suo curriculum una spedizione nella zona oscura della gastronomia. La cuisine cannibale
Il libro non è tradotto in italiano, ma è di facile reperibilità e di facile comprensione, con un po’ di pazienza e un buon vocabolario e poi a tavola, davanti a un buon piatto e ad un bicchiere di vino, si sa, è più facile capirsi!
A proposito: siete sicuri che quello che avete nel bicchiere sia vino rosso?
Roland Topor, La cuisine cannibale, Nouvelle Éditions Wombat, 2016
Serena Manzoni
Certa carne umana è un po’ tosta da masticare! Ovviamente dipende dalla provenienza dell’ uomo macellato!
Ne conosciamo di uomini duri,tosti e molto indigesti!