Di Serena Manzoni,
La mia estate è stata un quadro di Arcimboldo, o qualcosa di simile… difficile parlare in questo caso di opera autografa, mettiamoci un po’ di mistero e per il momento limitiamoci a dire che è un’estate dipinta da un allievo, da un artista che fa suo lo stile del maestro. La mia estate è stata un mezzo busto fitto fitto di vegetali, per lo più verdi, che si uniscono a formare un volto un po’ buffo e un po’ mostruoso, inquietante? Ma no! Fresco e tonico, estivo alla massima potenza!
Potrei anche dire che la mia è stata l’ estate delle cucurbitacee. Iniziata quasi di soppiatto mangiando i frutti giovani delle zucchine saltati velocemente in padella, croccanti e morbidi al contempo, così sodi, nuovi e pieni di promesse per la stagione che viene. Da quel momento in poi i giorni di sono rincorsi in una giostra di biodiversità cucurbitacea: la cococcia (zucchina in Molise) americana trasformata in piccoli solidi dalla consistenza decisa uniti a pomodoro e pecorino in una pastasciutta di classe. Zucchine piccole, svuotate e poi riempite del loro interno a cubetti insieme a un rinfrancante melone retato tagliato a cubetti.
Il volto inizia a delinearsi, la cococcia americana è un collo un po’ tozzo, con un po’ di doppio mento mentre la piccola zucchina potrebbe diventare un naso curioso, inaspettato. Il resto di questa nostra fisionomia immaginata lo affidiamo alle sorprese estive, mai assaggiate fino ad oggi anche se erano ad un passo da me.
Ed eccomi entrata in una specie di clan: tortarelli, cetrangoli, meloni barattieri e caroselli, cianciuffi, chi più ne ha più ne metta! Li metta in questo ritratto fantasioso oppure li metta in una ricca insalata di libera composizione. Tortarelli e cetrangoli ricordano il cetriolo, ma senza quel sapore amaro che a qualcuno disturba: sono scrocchiarelli e freschi, donano in bocca quel bel senso rinfrescante che tanto cerchiamo nelle calde giornate agostane. Ne metterei uno come bocca al nostro volto, forse un po’ ghignante, ma accontentiamoci!
Occhi tondi tondi, forse un po’ stupidotti, ma non posso rinunciare a mettere i cianciuffi a rappresentarli: verdi chiaro, un po’ striati, da tagliare a fette proprio come un melone, da condire se volete con un po’ di olio, ma anche così, al naturale, per pulire la bocca e prepararla ai sontuosi panini che un vostro oste di fiducia sta preparando per voi…
Lascio scegliere a voi per le orecchie… io ci metterei i caroselli e come sopracciglia dei piccoli cetrangoli con l’arco in posizione convessa. Non ho dubbi sui capelli, di un bel biondo intenso, come quello di un’impanatura affidata a fiori di zucca ripieni di provola affumicata, acconciati in una piega perfetta, forse un po’ troppo sbarazzina.
E ora si pone il problema grave dell’attribuzione: è un vero Arcimboldo?
Si sa, il catalogo dell’autore non è di facile compilazione. Ma non credo sia un suo autografo, piuttosto di un allievo o di un bravo imitatore proveniente dalle Puglie, o dagli Abruzzi, magari dal piccolo Molise.
Per il semplice motivo della familiarità con tutta questa varietà di cucurbitacee: non me ne ero ancora accorta fino a questa lunga estate bisognosa di fresco, ma le cucine e i banchi dei mercati di queste zone, abbondano di tutte queste delizie di cui vi ho brevemente parlato, fanno parte della quotidianità, non mancano mai nelle tavole estive. Immaginiamo, che so, un allievo dell’ Arcimboldo pugliese, magari di Cerignola o dei dintorni di Brindisi, che in questi mesi mai così caldi, dipinge per noi una sua idea della bella stagione.
Serena Manzoni
A me mi piaciono molto molto tutte le verdure del mondo,non e per dieta oppure salute,ma perke mi piaciono e basta.
non sono vegetaliana, e la carme mika mi fa skifo,ma davvero in estate mi sfogo al mercato tra cococce melloni zukke e non mi arriva mai la voglia della carne o del pollo,ma manco del coniglio,giusto un paio di pulpette ogni tamto per non fare piangere i banbini.
Le verdure sono bellisime e in verno ce ne sona molta di meno, perke anche al supermerkato,anche al centro commerciale la montgolfierra arriva poco poco.
Buona sera,
Aspettiamo l’estate…
Le cucurbitacee… un amore nell’orto.
Le cucurbitacee… l’apoteosi del verde
Le cucurbitacee… la vittoria dell’orto
Le cucurbitacce… il bello del verde!
Complimenti per l’articolo!
E’ piacevole leggere di argomenti non battuti e considerati da altri siti, e trattati con lievità, educazione e buon gusto.
Delle cucurbitacee si parla solo per noiose (e spesso insapori) ricette o per invenzioni dietetiche tutte da provare nella lora veridicità.
Continuate così, con la vostra bella leggerezza nello scrivere, con argomenti inusuali, e facendomi divertire anche quando la vena polemica e invettiva lo richiede.
P.S. Illuminante anche l’articolo sul pane con carbone vegetale. Per mesi l’ho comprato per… nulla a 7,50€uro al Kg, epoi scopro che è il nulla, a parte il colore.
Vi seguo, e viseguirò, saluti
Antonella da Roma
Articolo simpatico e interessante.
Anche la sottoscritta è una tifosa delle cucurbitacce in tutte le forme che la natura e la selezione dell’uomo gli ha regalato.
Ma… di grazia, la “cococcia americana” da dove diamine esce fuori?
Se le proporzioni della foto sono corrette, è mostruosa.
Non è che è un qualcosa di transgenico o di selezioni dopo irragiamenti radioattivi???
E’ possibile avere informazioni dettagliate?
Grazie,
AnnaMaria
Effettivamente, di questi vegetali se ne parla ben poco nei siti di gastronomia e ricette e credo sia un peccato.
Ma anche se sono pugliese, la cococcia americana non la conoscevo, per dimensioni è mostruosa!
Per fortuna vedo che non sono il solo il solo che adora le cucurbitacee…