López de Heredia
Viña Tondonia Rosado Gran Reserva 2007
Di Riccardo Ferrante
Haro, alta Rioja, è un paese del nord della Spagna conosciuto ai fanatici del vino per un solo motivo. E’ la città dove ha sede questa storica cantina López de Heredia che fa vino da 136 anni. La Rioja è la regione vitivinicola più conosciuta della regione per la sua alta vocazione alla viticoltura. Terreno, esposizione dei vigneti, piante vecchie e tutta la tradizione dell’uomo hanno reso questa parte di Spagna la Bordeaux Iberica.
Ad esempio le botti usate provengono proprio dalla vicina Bordeaux ma qui c’è un fatto interessante, il fondatore di questa cantina era anche bottaio e le barriques le aggiustava da se lasciando oggi un patrimonio storico di botti antiche che vengono ancora impiegate per l’invecchiamento dei vini. Questo ha comportato l’originalità unica di questa azienda, che produce vini capaci di sfidare il tempo rimanendo integri e freschi anche a distanza di anni, dove la presenza del legno non darà mai il suo timbro tostato.
Grande capacità, vinificazioni tradizionali per nulla scalfite delle mode enologiche che hanno attraversato la storia contemporanea del vino oggi sul mercato vivono bottiglie uniche che si elevano dal resto delle produzioni di questa regione. Hanno uno storico di annate acquistabili di etichette che risalgono dal 1942 in su per il Viña Tondonia Tinto Gran Reserva per fare un esempio.
Ma veniamo al vino che abbiamo bevuto. Si tratta di un rosato da uve Tempranillo in gran parte, più piccole percentuali di Grenache e Mazuelo. Si, questo Viña Tondonia Rosado Gran Reserva è del 2007, per un rosato sarebbe già vecchio, ma non questo. Un vino incredibile per complessità aromatica, freschezza, dinamicità di beva e grande emozione sorso dopo sorso. In Spagna c’è la tradizione al lungo invecchiamento, la dicitura “crianza” cioè invecchiamento si da a partire dai 24 mesi in su, ed è l’equivalente della nostra “riserva”. E questo anche per un rosato come il nostro.
C’è da dire che non tutti i vini crianza, e a maggior ragione i rosati con questa dicitura sono gradevoli da bere, e questo per una semplice ragione: perdono in freschezza e si avvertono prepotenti i sentori ossidativi.
Il nostro rosato aveva tutt’altro che note ossidative, di certo complesso, e con dei profumi ancora vivi di lampone e una vena minerale al palato. Questo è dato dalla mineralità dei terreni e dalla età delle piante di 30/40 anni, e… certamente dalla grande mano in cantina. Ebbene, qui siamo si fronte a un grande vino, seppur non rappresentativo di questa leggendaria cantina.
Per verificare le potenzialità di questi vini vi invito a cercare qualche Viña Tondonia Rosso ne rimarrete stupefatti.
Riccardo Ferrante
Holá Felipe, si nadie todaviá lo ha hecho voy a ententar traducirte el texto, se lo enviaré a gastrodelirio, si ya has tenido traducción hasta la próxima…
¿Hay alguien puede “traducir este artículo en español? ¡Gracias!