Valtellina Superiore cru Ca Fracia 2000 Balgera
Di Riccardo Ferrante
Il nebbiolo si coltiva anche fuori dal Piemonte, e una delle aree più vocate dopo le Langhe sono le montagne della Valtellina in provincia di Sondrio. Li il nebbiolo si chiama Chiavennasca e viene coltivato da moltissimo tempo. Ogni appassionato di vino avrà incontrato o meglio bevuto lungo la sua strada almeno una volta un vino della Valtellina. E’ una delle zone più importati d’Italia per l’enologia.
E’ famosa per la sua viticoltura detta eroica, perché caratterizzata da terrazzamenti arrampicati sulle rocce e ne consegue una lavorazione molto faticosa, senza l’aiuto di mezzi meccanici. Le vigne si arrampicano fino a 800/900 metri, uno spettacolo.
Il vino in questione è un cru, un vigneto singolo e vinificato separatamente per le sue particolari caratteristiche di grande qualità delle uve, microclima ed età delle piante. Segue un vino eccezionale da grande Barolo che non ti aspetteresti, e questo rende ancora più felici noi instancabili bevitori. L’azienda si chiama Balgera ed è attiva dal 1885. Ha storia, vecchie cantine e botti centenarie. Questo cru fa lunghe macerazioni, vinificato in modo tradizionale e dimora in legno grande per almeno 4 anni e poi va in bottiglia.
Sono vini che escono almeno 10 anni dopo la vendemmia, e che possono aspettare decenni senza paura di invecchiare. Questo millesimo 2000 era un giovanotto, salino, minerale, fresco e di una beva sbalorditiva. Ma tutti i vini di questa storica cantina sono di notevole interesse, a partire dal vino base Rosso di Valtellina che esce con l’annata ’99 ci si può avvicinare alla grammatica di questa azienda, per poi proseguire con le sottozone della Valtellina, Grumello, Valgella, Inferno e Sassella per un percorso nel nebbiolo di montagna.
Riccardo Ferrante
Grazie Riccardo per il pubblico apprezzamento! Come sempre l’invito resta inteso per provare altro in Cantina. Buoni assaggi.
Balgera Vini
(Daniela)