Di Riccardo Ferrante
Lo Jura è un territorio poco blasonato tra le denominazioni in terra francese, sopratutto se si parla di chardonnay in Francia a tutti viene in mente la Borgogna, dove questo vitigno è nato e dove da vita ai migliori bianchi del mondo. Bene. Non esiste solo la Borgogna.
Il Domaine Labet si trova a Rotalier, un minuscolo paese nell’appellation Cote du Jura a est della Francia. L’ azienda esiste dagli anni settanta, e dal 2003 Julien prende il pieno controllo dei terreni e della produzione, e stravolge un po’ le cose convertendo tutto in regime libero da diserbanti chimici in vigna e non usando additivi chimici in cantina. Questo chardonnay viene da una parcella chiamata appunto En Chalasse, da vecchie vigne di circa trenta/ quarant’anni.
La vinificazione avviene a botti colme in contraddizione con il metodo tipico usato in Jura dove la botte non viene ricolmata per favorire una lenta e controllata ossidazione chiamata voile ossia un velo di lieviti che copre la superficie del vino e rallenta lo scambio di ossigeno. In questo caso il produttore ha adottato una vinificazione in stile borgognona ma dando vita a uno chardonnay molto personale e territoriale che rimanda a quei sentori ossidativi tipici dei bianchi regionali.
Al naso si avverte l’uso della barrique dove è presente una bella nota tostata e quasi affumicata ma è al palato che si gode davvero il vino con una acidità piccante, sentori mandorlati, buona struttura e una beva incredibile, da pelle d’oca. Diciamo pure che non ha solforosa aggiunta ma solo quella naturale dichiarata sui 20 milligrammi litro e il quadro è completo. Bottiglia che finisce in 18 minuti, se ti sai contenere. Questa è la Jura, una terra che fa venire sete.
Riccardo Ferrante