Di Riccardo Ferrante
Degli ultimi assaggi folgoranti, la Barbera 2012 Azienda Agricola Giovanni Canonica si piazza gioiosamente ai vertici dell’esaltazione di “come godiamo quando si beve bene”.
Questo, mi è venuto in mente al primo bicchiere finito. Ancor di più quando ci troviamo di fronte a un vino così detto “quotidiano” ossia un vino da piccolo prezzo e per nulla famoso da non avere l’ansia da prestazione. E questo ci piace ancor di più, ci manda in gastrodelirio. Perché di fronte a etichette più famose c’è sempre quell’esitazione nel dire non mi piace, forse secondo me etc etc. Qui come tante volte abbiamo stappato senza rituali e tracannato.
Giovanni Canonica di sicuro non è famoso ai più, ma tra gli appassionati e fanatici dei microproduttori è molto conosciuto. Firma intanto, uno dei Barolo più buoni in circolazione, tanto da finire dentro le carte dei vini di tanti ristoranti famosi. Giovanni Canonica produce questa barbera deliziosa come… secondo vino di casa.
E’ successo di bere altre barbera di questo produttore, ma il millesimo in questione è stato folgorante, tant’è che si è aperta una seconda bottiglia per verificare se la bontà non fosse stata il frutto del delirio al desco. No, vi assicuro che è molto buono!
L’azienda si trova proprio a Barolo, neanche 2 ettari tra nebbiolo e barbera, infatti non ha mai vino, lo devi chiamare e prenotare. C’è anche un meraviglioso agriturismo che si chiama il Quartostato.
Giovanni è una persona gentile e riservata come pochi, e i vini gli somigliano.
La barbera è cupa nel colore, balsamica, speziata, acidità giusta, bevibilità pazzesca nonostante una bella potenza alcolica. E’ quasi inutile dire che il processo che va dalla vigna alla cantina avviene in maniera del tutto artigianale. Chiamalo garagista, chiamalo estremista ma vi invito a cercare qualche bottiglia di questo produttore per conoscere ancora un piccolo pezzo del territorio piemontese, infinito da scoprire ma che regala sempre forti emozioni.
Riccardo Ferrante
Grande, grandissimo Giovanni Canonica!
Sarà artigiano come lo si definisce nell’articolo, ma i suoi vini sono un qualcosa di speciale!
prosit!