Di Mimmo Farina,
Dopo le libagioni, indubbiamente esagerate, dei giorni delle vacanze, ed in attesa di un bel bicchiere di effervescente, pronto a sturare quello che, lovecraftianamente, non può essere sturato, ma che inevitabilmente deve esserlo, torniamo alla nostra rubrica con il primo film dell’anno
In realtà è una pellicola piuttosto datata, sono infatti passati 17 anni dall’esordio sul grande schermo di Il Favoloso Mondo di Amélie di Jean-Pierre Jeunet.
Film che ha imposto, brevemente la figura sognante di Audrey Tatou, legata a questo ruolo praticamente a vita
Alzi la mano chi la ricorda, seriamente e senza l’uso di IMDB, in altri ruoli che si possano definire anche lontanamente decenti
La storia, tornando a noi, è nota: la nostra protagonista vive con il padre, medico sui generis, dato che la madre è stata uccisa da un suicida (!!) e poi decide di trasferirsi nella grande città, ça va sans dire, Parigi
Morettianamente fa cose, vede gente e trova cose.
Uno di questi ritrovamenti la porta a contatto con una scatoletta di cianfrusaglie, della quale, con estrema caparbietà, rintraccia il proprietario
Vista la reazione del signore, felice di avere rivisto un pezzetto di passato, scova la sua vocazione, far felici gli altri
Così per tutto il film Amélie incontra una serie di personaggi dal gusto tipicamente francese, non ultimo uno che di lei si innamora (il regista Mathieu Kassovitz).
Ma, per quel che a noi importa, fa un altro incontro che, nelle vacanze natalizie appena trascorse, forse anche qualcun altro di voi/noi, potrebbe avere fatto
La crème brûlée, dolce semplice, ma non troppo, il cui piacere risiede nella crosta di caramello, realizzata al momento di servire, da rompere col dorso del cucchiaino per gustare il sentore di limoni e assaggiare il piacevole contrasto tra il fresco ed il caldo, il dolce ed il dolcissimo dei vari ingredienti.
Un piccolo momento in cui il film pare fermarsi e le papille gustative dello spettatore fremono, immaginando tutte le sensazioni poco fa descritte.
Così, qualora le cose non dovessero andare bene dal punto di vista sentimentale, la consolazione gustativa resta pronta per fare il proprio dovere, portandoci, insieme ad Amélie, in un mondo che forse non esisterà veramente ma nel quale, per poco tempo, potrebbe essere piacevole perdersi.