Di Lorenzo Tuffanelli,
Erano mesi che non mangiavo carne ma durante la pausa pranzo di questa sessione di degustazione, (ero alla festa del settantesimo compleanno di Velier), oltre ad un arancino col ragù è una pasta al pomodoro è stato quasi d’obbligo addentare un pani câ meusa, alias panino con la milza, maritato con la ricotta.
Rifocillato mi procuro un calice lindo per proseguire nel peregrinaggio enoico tra fantastici banchetti d’assaggio fatti soprattutto di persone e vini artigianali.
Non prima però di una pausa sigaretta (ormai elettronica) alla luce del sole.
Ed è qui che pizzico la signora Anna Maria ancora alle prese col suo arancino.
Scambiamo due battute e col suo bell’accento tarantino mi invita al suo banco di degustazione, e scopro l’azienda agricola L’archetipo, che in filosofia è l’essenza sostanziale delle cose sensibili. L’archetipo
È gentile e sorridente Anna Maria, trasmette molto bene l’amore per la terra e per la vita (aggiungere per la vite sarebbe ridondante e pleonastico).
Mi conquista quando per spiegarmi la loro agricoltura sinergica racconta del lavoro del lombrico, dell’abolizione ormai da anni delle arature, del mantenimento della controspalliera libera, e mentre parla dagli occhi trasudano passione e sentimento.
Mamma orgogliosa mi mette nelle mani del figlio Andrea per procedere con gli assaggi, dagli spumanti, ai bianchi fino ai rossi tutti i vini posseggono una grande bevibilità e pulizia, esprimono in maniera schietta e sincera la magnifica alchimia uva/terroir/uomo.
Da L’archetipo l’elemento uomo è interpretato da una famiglia intera, due capostipiti e quattro figli che sapientemente assistono l’ecosistema intervenendo nel modo meno invasivo possibile.
Agricoltura e famiglia sinergiche. L’archetipo
È un vero piacere ascoltare la passione, la dedizione, l’amore per la terra e la consapevolezza delle virtù che Madre Natura possiede nel fare le cose per bene.
Buffo,ma anche significativo, l’aneddoto di Andrea il quale, mentre lavora in vigna, per donare un fiore alla fidanzata, le invia una foto delle rose in testa al filare dicendole di scegliere quella che preferisce. L’archetipo
Schietta e semplice anche la sorella Maria Clelia quando, chiacchierando di scelte alimentari spara a zero dicendo che il pesce le fa proprio schifo. L’archetipo
Insomma persone autentiche che non possono fare altro che imbottigliare la verità dei suoli “rossi” ai piedi della Murgia barese: Niuru Maru, Primitivo, Aglianico, Greco, Fiano e poi gli spumeggianti Marasco e Moscatello Selvatico.
Grazie Anna Maria è stato bello! L’archetipo
rchetipo
L’archetipo
C.da Tafuri sp21 km7
Castellaneta, (TA)
Tel: 080 311 4243
http://www.larchetipo.it
info@larchetipo.it
Perito agrario, laureato in viticoltura ed enologia ho sempre lavorato nel campo della ristorazione.
Partito come cameriere extra del fine settimana, sette anni fa ho aperto una mia attività a Milano.
Ora vorrei intraprendere una nuova esperienza seguendo la passione per il buon vino.