Di Fabio Riccio – Occhi puntati sullo zafferano ieri 18 ottobre 2013 all’hotel Villa Maria di Francavilla al Mare (Chieti). Alla presenza di un folto pubblico si sono tenuti un interessante convegno sull’oro rosso d’Abruzzo e la presentazione del libro sull’oro rosso scritto a quattro mani da Luciano D’Angelo e Sandro Visca “Zafferano-Zaafran”. Il volume di ben 144 pagine, è un organico lavoro che, estremamente curato anche nella sua parte grafica, di sicuro diventerà un prezioso contributo alla protezione e alla coltivazione della regina delle spezie abruzzesi. Un volume che è anche un riconoscimento per gli “eroici” coltivatori zafferanieri che pur tra mille difficoltà, continuano a garantire presenza sul mercato di un prodotto unico al mondo per qualità. I due autori, il primo fotoreporter di respiro internazionale, il secondo affermato artista figurativo, per l’occasione hanno riunito al medesimo tavolo un eterogeneo e nutrito gruppo di relatori, abruzzesi e non.
Rispettando alla lettera il protocollo istituzionale, il moderatore Lucio Valentini ha dato in apertura la parola agli esponenti politici abruzzesi presenti, tra cui il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano, l’assessore all’agricoltura Mauro Febbo e l’assessore al bilancio e attività montane Carlo Masci. Liquidata la pratica “istituzionale”, la palla è passata di mano a chi lo zafferano lo produce e conosce “sul campo” come Giovanni Piscolla, presidente dell’Associazione Zafferano Italiano, realtà associativa che si occupa di difendere l’autenticità delle produzioni di zafferano, e Giuseppe Ruberto del Cnr e dell’Istituto di biochimica molecolare di Catania che ha illustrato come lo zafferano è anche preziosissimo amico della salute, e Valentino di Marzio presidente della cooperativa altipiani di Navelli.
Interessante anche l’intervento sugli aspetti “agronomici” di Alberto Piaggesi della Valagro Spa, mentre la nutrizionista dell’agenzia spaziale italiana Vania Griffo, sorprendendo l’uditorio, ha illustrato le proprietà terapeutiche e i comprovati effetti positivi sull’umore dello zafferano, doti confermate da studi e sperimentazioni nelle problematiche spaziali. Intervento più godereccio sull’uso culinario dello zafferano è stato quello di Sergio Maria Teutonico, titolare della scuola di cucina “La palestra del cibo” e conduttore della trasmissione “Colto e Mangiato” su Alice TV, che tra le altre cose ha auspicato una ancor maggiore visibilità per lo zafferano, questo anche con la creazione di nuovi piatti con la preziosa spezia, lasciando però decisamente perplessa una parte del pubblico con la sua proposta (provocazione?) di una preparazione a base di olio, zafferano e aceto, che a qualcuno dei meno giovani presente in sala ha rammentato i sapori della quasi dimenticata Scapece.
Fazzuoli nel suo intervento ha messo in evidenza gli aspetti inediti e storici dell’oro rosso trattati nel libro, soffermandosi in particolare sulla imprescindibile necessità di salvaguardare ad ogni costo la coltura dello zafferano, che già da tempi non sospetti è simbolo riconosciuto dell’Abruzzo, per trasformarlo in un moderno “brand” spendibile con profitto sui mercati come risorsa economica, turistica e culturale.
Oltre agli interventi dei relatori, molti e vivaci sono stati i contributi da parte del pubblico presente, contributi che in alcuni casi hanno animato e regalato momenti “gustosi” alla serata.
In fase di chiusura, anche a causa del prolungarsi degli ultimi interventi, c’è stato qualche mugugno da parte di alcuni imprenditori e produttori presenti in sala. Questi imprenditori avrebbero ancora voluto porre domande e ancor più focalizzare il tema dello “zafferano”, confrontandosi ulteriormente di più con i relatori e con i rappresentanti politici, per il ruolo (a loro detta) egemone della cooperativa altipiani di Navelli nell’ambito della DOP “Zafferano dell’Aquila”.
La serata si è conclusa (solo per una parte dei presenti) con una cena di gala curata dal pluripremiato Chef abruzzese Marcello Spadone del ristorante La Bandiera di Civitella Casanova (PE), che gradito ospite nelle cucine di Villa Maria, ha realizzato con la sua collaudata professionalità un originale e gustoso menù, solo in parte ispirato e concentrato sui i colori e i sapori dello zafferano.
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?