Di Fabio Riccio
Gastrodelirio non è un luogo virtuale che nell’immediatezza ha la sua ragione d’essere.
Non siamo mai “sul pezzo”.
E… non sono nemmeno nelle nostre corde, anzi, sono proprio bandite, le sviolinate imbottite di foto o di zuccherose e scontate descrizioni, tipo quelle di quando i mulini erano bianchi etc etc…
No, su Gastrodelirio analizziamo, ponderiamo e prendiamo tempo, poi, solo se è il caso scriviamo, altrimenti, è meglio il silenzio.
In poche parole, cerchiamo di fare critica gastronomica, seria.
Sotto la testata è scritto a chiare lettere…
“Considerazioni e invettive di un critico gastronomico”.
Partiamo da questo incipit, partiamo anche dalla esplicita “spocchiosità” che ci contraddistingue e… iniziamo invece con il dire che Vicoli e Sapori 2018, svoltasi nel piccolo quartiere dell’orologio nel centro storico di Palazzolo Acreide il 28 e 29 luglio 2018, è stata una manifestazione ben riuscita e che ci è piaciuta. Punto.
Palazzolo Acreide, oltre ad essere nella lista dei Borghi più belli d’Italia per i suoi bei monumenti barocchi, da qualche anno per quel che riguarda il cibo e la ristorazione, ha dimostrato di aver parecchio da offrire ai visitatori più motivati, sia della Sicilia che del resto d’Italia.
A parte questo aspetto, in quella che un tempo era l’antica Akrai, negli ultimi anni si è messa in luce una generazione di cuochi che ha trasformato il concetto stesso di ristorazione, almeno per come era inteso in questo angolo di Sicilia.
Questi cuochi, non paghi, sono anche riusciti nella “mission impossible” di lavorare insieme e far “sistema”, accreditando così Palazzolo Acreide come centro di eccellenza per quel che riguarda cibo e ristorazione.
Ecco: Vicoli e Sapori 2018 ha dimostrato che se si riesce a far squadra per bene e senza “primedonne”, come sono riusciti a fare i sette bravi ristoratori della omonima associazione che ha organizzato la manifestazione, si vince.
Così… con Vicoli e Sapori 2018 il quartiere dell’orologio di Palazzolo Acreide non solo è stato solo il bel palcoscenico per odori, sapori e turisti con il naso all’insù, ma è anche diventato un laboratorio dove, partendo dal cibo, si è sperimentato cosa significa essere “diversamente siciliani”.
E’ questa la Sicilia che ci piace, una Sicilia che butta alle ortiche il recente passato e cammina con le proprie gambe, con le proprie idee.
Una Sicilia (forse…) ancora minoritaria, ma che esiste e si da da fare, molto.
Ma non c’è solo questo.
E’ notorio che quando si tratta di mangiare anche i più restii mettono il naso fuori di casa, così recita un antico (?) proverbio, e a dimostrazione di questo in estate lungo tutta la penisola prosperano tante, forse troppe manifestazioni e “sagre” (per queste ultime virgolette d’obbligo) al più meramente mangerecce, diciamocela tutta…
A Palazzolo Acreide, invece con Vicoli e Sapori 2018 oltre a curare in dettaglio l’aspetto “cibario” si è provato a fare didattica e divulgazione del cibo nei fatti, non spettacolo o veloci assaggi fini a se stessi per spettatori distratti ma affamati.
Sono state tante le persone che anche se per soli due giorni, hanno goduto della piccola ma grande felicità che è il bighellonare su e giù per le antiche scale degustando un buon piatto o un saporito panino, comprendendo così che la cucina, quella vera, è fatta di sapori e di emozioni, non di piatti di (almeno..) tre etti di spaghetti, quello è mero “nutrirsi”.
Tirando le somme, gli organizzatori di Vicoli e Sapori 2018 possono e devono essere più che soddisfatti di quanto da loro organizzato.
Vicoli e Sapori è una manifestazione che come tutte le umane faccende risulta perfettibile, ma che ha raggiunto i suoi obiettivi e che può, e deve crescere.
Sarebbe un peccato lasciarla avvizzire o consegnarla al dimenticatoio.
Il pubblico ha gradito, e i numeri sono stati di tutto rispetto, però, il mio ringraziamento per i sette bravi cuochi che coesi ed entusiasti l’hanno portata avanti (anche fisicamente…), è rigorosamente in ordine casuale, per non scontentare nessuno.
Un bravo a squarciagola per Calogero, Marco, Massimo, Paolo, Andrea, Gianni, Giorgio… bravi cuochi, ma anche belle persone che hanno una gran voglia di fare, ma anche una idea “forte” da far crescere ancora.
In ogni caso, teneteli d’occhio!
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?