Di Fabio Riccio,
Scovare chi produce (o vende) mozzarelle di bufala all’altezza di essere chiamate tali non è faccenda semplice.
Negli ultimi anni l‘offerta di questi latticini è cresciuta enormemente. Le grandi industrie sono sempre più presenti nel settore, e così le insegne con bufale & latte che sgorga (non si sa da dove…) ormai sono ovunque.
Orientarsi non è semplice.
Partiamo da questo…
Marina di Ascea, provincia di Salerno, Basso Cilento, ora un frequentato centro balneare, ma un tempo luogo dove sorgeva la città di Velia (Elea), importantissimo centro della Magna Grecia che ha dato i natali a due filosofi fondamentali per la storia del pensiero occidentale, come Parmenide e il suo allievo Zenone, (quello dei paradossi) i cui resti sono visitabili in un interessantissimo parco archeologico (quelli della città, non dei filosofi…) assolutamente da visitare, ad ogni costo!
Una volta terminata la visita al parco archeologico, rimanendo in zona, basta fare qualche chilometro verso l’interno e si arriva alla Tenuta Chirico, un buon caseificio, ma non solo…
Una premessa: le mozzarelle e formaggi prodotti della Tenuta Chirico noi di gastrodelirio già li conosciamo e apprezziamo, da molto.
Per farla breve… ogni volta che capito da quelle parti, un salto alla Tenuta Chirico è d’obbligo per placare la mia brama di latticini!
Così…. un bel giorno di maggio, di passaggio in Cilento, come buona abitudine di noi di gastrodelirio senza nessun preavviso, arrivo in caseificio per far spesa di latticini & formaggi e chiedo della gentile Silvia Chirico per salutarla.
Pochi minuti e invece mi ritrovo a fare un bel tour “personale” in azienda tra bufale e altri animali, tour organizzato in quattro e quattr’otto per me dal fondatore dell’azienda Benedetto Chirico, ottimo cicerone, e da Silvia, una delle sue due figlie appunto.
Senza scendere in dettagli tecnici per non annoiare i lettori più superficiali, una visita molto ma molto interessante ed esaustiva.
La Tenuta Chirico è una bella azienda che andando ben oltre i sentimentali e inutili stereotipi di “quando i mulini erano bianchi”, ha fatto della qualità dei suoi prodotti e del ridotto impatto ambientale realmente la sua bandiera.
Nella Tenuta Chirico non si allevano solo bufale, ma anche mucche e capre.
Tutto il latte destinato ad essere trasformato segue una filiera cortissima fino al caseificio, da dove arrivano belle mozzarelle (di “scuola” salernitana, quindi per salamoie e salature leggermente meno “robuste” delle loro consorelle casertane) e di altri saporiti e impeccabili formaggi.
Come accennato prima, una peculiarità degna di nota della Tenuta Chirico è il suo basso, anzi, bassissimo impatto ambientale, questo anche per la presenza in azienda di un impianto di biogas che sfruttando la fermentazione dei reflui zootecnici (alias letame) recupera il gas metano in essi contenuto, per poi accumularlo e trasformarlo in energia elettrica che viene utilizzata in azienda e anche venduta, e in più con il bonus di eliminare quasi completamente odori “spiacevoli” in azienda e nei dintorni.
Grande passione, ma anche capacità tecnica, e in più quella sana dose di imprenditorialità che, sentimentalismi e belle parole a parte, è quello che realmente serve per far crescere e prosperare le cose come si deve.
La Tenuta Chirico è un caseificio, piccolo per numeri rispetto ad altri della zona, ma serie “A” per la qualità dei prodotti.
Assaggiare per credere.
Dicevamo prima… Ma non solo.
La Tenuta Chirico non è solo un allevamento e un caseificio che produce ottimi latticini e formaggi, ma è anche la Sosteria (della quale noi di gastrodelirio ci siamo già occupati) e la Bottega di Campagna amica.
La Sosteria è un simpatico chiosco, una sorta di oasi nel bel mezzo di un prato, giusto di fianco il caseificio.
Un posto dove ci si può rilassare facendo colazione oppure merenda, seduti su tavoli in legno adagiati sull’erba, magari in estate sotto un ombrellone, gustando il meglio che offre il Cilento gastronomico.
L’offerta della Sosteria è ampia, variegata e golosa, con in prima fila logicamente mozzarelle e formaggi, ma anche con i buoni gelati a base di latte bufalino, il cornoricco, e tutte le altre goloserie che da tutto il Cilento arrivano e trovano un porto sicuro nella vicina bottega di campagna amica.
Si, la bottega di campagna amica della Tenuta Chirico è davvero ben fornita.
Su gli scaffali c’è un piccola e intelligente spaccato del Cilento alimentare ed enologico di qualità, da “assaggiare sul posto” o da portare a casa.
Un bel valore aggiunto, e una indubbia comodità logistica per chi come il sottoscritto che quando è in viaggio, ama acquistare qualche chicca gastronomica da riportare a casa.
In un sol colpo si trovano e si possono acquistare anche molti dei presidi Slow Food Cilentani, che se non erro, sono ben otto, come ad esempio le quasi introvabili Alici di Menaica o la Soppressata di Gioi.
Nella bottega non mancano frutta e verdura di stagione, biscotti, fichi secchi, legumi, pasta, olio di oliva extravergine, miele, dolci, confetture, salse, salumi e tante altre saporite cose, quasi tutte territoriali, tutte di gran qualità.
Ultima nota, per me molto positiva, è la presenza nella bottega della Tenuta Chirico di uno scaffale interamente dedicato ai vini del territorio.
Il Cilento ha una storia enologica antica, ma lo sviluppo verso stilemi e canoni moderni è cosa recente, e questo grazie ad alcuni imprenditori (e artigiani) lungimiranti.
La scelta enologica della Bottega della Tenuta Chirico, è tutta votata alla qualità con una bella selezione di bottiglie di cantine locali, ma ci sono anche alcune “chicche” di cantine più piccole e meno note, non sempre facili da reperire anche nel Cilento stesso.
Una buona sosta insomma…
Tenuta Chirico
Azienda Agricola Zootecnica
Via Isacia, 29
Tel & Fax 0974.971584
www.caseificiochirico.it
info@caseificiochirico.it
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?
Vorrei visitare questo meraviglioso posto