Di Fabio Riccio,
Per noi cultori della pizza la “cattività stretta” della cosiddetta fase uno in tempi di corona virus è stata ardua.
Senza perifrasi, crisi di astinenza del nostro cibo prediletto.
Così, la prima sera che sono riuscito a mangiare una pizza comodamente seduto in pizzeria, l’impressione è stata quella di ri-ascoltare una musica amata che riparte gradualmente dopo che il tasto “pause” era rimasto incagliato per mesi…
Una musica all’inizio incerta e sommessa, anche per i timori nel districarsi tra norme di distanziamento e accessori usa & getta, tipo menù fotocopiati, pepe monoporzione etc etc, poi avvolgente e rassicurante, una melodia al ritorno della normalità.
La “normalità” (virgolette d’obbligo!), in pizzeria è anche il parlottio dai tavoli vicini (ma non troppo…), ma anche la voce querula del bimbo che si impunta nel volere proprio quella pizza che mai e poi mai finirà.
La normalità è solita cameriera che da sempre soccombe a epiche battaglie con sugheri e cavatappi…
Normalità è il cameriere che chiamo “baffino”, che ha l’esclusiva del portare le pizze ai tavoli.
Però, gli adesivi sul pavimento ancora mi confondono e così chiedo al personale «posso?» per ogni cosa, come un bambino timoroso al primo giorno di scuola.
Siamo tornati a mangiare la Pizza – cronaca di un ritorno…
Si, quasi tutto prova a riportarmi a una normalità che avevo quasi dimenticato.
Normalità nel giugno 2020 è assimilare da capo sequenze di gesti, di mosse e di ritualità, con il viatico del sorriso di chi ci accoglie, ma oscurato da una mascherina.
Quel che poi è arrivato nei piatti, delle oneste e tutto sommato godibili pizze è secondario, in ogni caso prevale il sapore di novità…
E’ una storia semplice, di gente che torna a muoversi, che torna in pizzeria, che torna a socializzare, gente che come me ha atteso e si gode i primi caldi.
Si, chi avrebbe mai pensato di disabituarsi alla normalità?
Mi fermo a guadare, e con la coda dell’occhio noto che in sala non siamo poi pochi…
Uno spettacolo normale, quindi magnifico.
Si riparte.
Si: questa prima pizza, prima che del gusto, è stato un esercizio di manutenzione dei sentimenti.
Siamo tornati a mangiare la Pizza – cronaca di un ritorno…
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?