I vini del vulcano L’Etna dei Vigneri
Incontro con Salvo Foti a Pescara
Lunedì 19 Maggio 2014 – Ore 19,00
Sala Favetta, Museo delle genti D’Abruzzo – Via Delle Caserme
Enologo e agronomo di fama internazionale, Salvo Foti vanta un’esperienza decennale su vini e i territori siciliani, soprattutto della zona Etnea.
Scrittore appassionato e amante della propria terra, rispettoso della natura e del suo corso, i suoi vini raccontano scenari di altri tempi, evocano fatiche antiche, territori e vitigni esaltati dallo scrupoloso lavoro dell’uomo. Un racconto avvincente per raccontare un pezzo di Etna perché come scrive nel suo libro “Montagna del fuoco” l’ingrediente migliore del vino è l’onestà di chi lo produce.
Questo suo amore per il vino lo porta a riproporre dopo 500 anni il lavoro svolto da “le maestranze dei vigneri”, associazione di viticoltori nata nel 1535 a Catania, che ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo della vite sulle pendici del vulcano.
I Vigneri oggi è il nome della sua azienda, che ha recuperato questo antico savoir faire abbracciando in toto lo spirito di gran rispetto della naturalità in vigna e in cantina, ma anche quello di un consorzio di aziende che lavorano secondo questi antichi dettami, di cui Foti è il punto di riferimento.
Si degusterà una selezione dei vini dei Vigneri, in abbinamento ad alcune proposte gastronomiche del ristorante Taverna 58.
Il costo dell’incontro: euro 30,00 per soci Slow Food – euro 35,00 per i non soci
Per info e prenotazioni d.acerra@slowfoodabruzzo.it – Tel. 320 1162418
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?