Pizzaioli si nasce o si diventa?
Pizzaioli si diventa, ma la passione e la manualità non sono doti che si possono imparare, sono innate.
Hai frequentato corsi, scuole o hai avuto un maestro che ti ha insegnato il mestiere?
Non ho mai frequentato corsi o scuole, ho imparato il mestiere da bambino nella pizzeria di famiglia. Ho cominciato come porta pizze, il forno e la cottura però mi appassionavano. Guardavo, guardavo, e un sabato sera è arrivato il mio momento. Solo diversi anni dopo, con studi e pratica da autodidatta ho ottenuto il mio posto sul banco. La ricerca dell’impasto perfetto continua ogni giorno.
Le tre regole auree della tua pizzeria?
Qualità su tutte, ricerca continua, costanza.
Il ruolo degli ingredienti nella preparazione delle tue pizze?
Gli ingredienti la fanno da padrone.
Cosa è indispensabile in pizzeria?
Voglia di imparare da parte dello staff, di seguirmi aggiornandosi e ponendosi sempre nei panni della clientela. Sono loro che ci scelgono.
L’impasto perfetto esiste?
L’ impasto perfetto è quello che ancora devi scoprire, ma l’animo di ogni pizzaiolo sceglie il suo.
Quale è, secondo te, la pizza del futuro?
La pizza del futuro mi auguro sia un ritorno alla tradizione.
Tre pizze da non perdere nella tua pizzeria:
Senza dubbio la molisana con mozzarella di bufala dop, patate cotte sotto cenere come si faceva una volta, tartufo e pancetta molisana. La contadina con mozzarella di bufala, pomodorino giallo, prosciutto crudo di Parma, caciocavallo di Agnone e rucola di campo. La donna Nunzia con pomodorini del piennolo rosso, pomodorini gialli, bufala, origano di Campochiaro, acciughe di Cetara e olive nere di Gaeta.
Parlando d’altro… i due chef italiani che preferisci?
Cannavacciuolo e Scarallo
Che rapporto hai con i social, influiscono sul tuo lavoro?
I social ti aiutano a comunicare il tuo fare, stuzzicano la fantasia. L’importante è essere poi all’altezza delle aspettative che crei.
Dove e come ti vedi in futuro?
Dietro al mio bancone, ma con un occhio all’espansione che sto creando all’estero.
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
La mia birra e un sugo di pomodoro San Marzano.
Franco Pepe o Simone Padoan?
Pepe… indiscusso !
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?