Di Fabio Riccio,
In Slovenia le aziende sono piccole, hanno produzioni minime e giocano molto sui loro vitigni autoctoni (molti in comune con l’attiguo Friuli) e su una peculiare tradizione enologica di tutto rispetto.
Nella Valle del Vipacco (Vipavska Doloina) le lunghe macerazioni sulle bucce per i vitigni a bacca bianca sono parte integrante della tradizione, ben prima che da noi andassero di moda…
Così, con questi presupposti, la Rebula Reserva 2015 Slavček (è una riserva, attenzione!) una volta assaggiata, non è stata solo un concentrato di piacevolezza nei calici, ma uno di quei vini che ti rimangono impressi perché provano ad essere tutto un mondo in una sola bottiglia…
Dentro, non solo succo d’uva ben fermentato, ma vigore, vento, pietre, sole e… voglia di bello, senza trascurare gli ultimi refoli di Adriatico che si insinuano fin qui, prima di cedere il testimone alle Alpi Giulie e Dinariche.
Slavček è una piccola azienda attiva già dal 1700 di Potok nella Valle del Vipacco, non lontana dall’Italia.
Il nome che già un programma, in Sloveno significa “Tra i boschi”.
Logicamente (visto che ne scriviamo qui), in vigna e in cantina tutto naturale e manuale, senza alcun utilizzo di prodotti chimici, filtrazioni o altre disdicevoli enoporcate; solo quel po’ di solfororosa in imbottigliamento per evitare brutte sorprese, nel pieno del solco tracciato dai Triple A.
Però, prima di tutto la temperatura, perché la Rebula Reserva 2015 Slavček va tassativamente bevuta appena fresca (sui 12°) e non ibernata come certi bianchi fighetti ma insignificanti da signorina in tacco 15 & minigonna sub-inguinale.
Partiamo da questa ipotesi…
In calice è di un bell’ambrato, brillante quanto basta.
Venti giorni sulle bucce (se le informazioni che ho sono esatte…), qui sembrano la giusta misura.
Al naso, parte come un treno con folate di frutta a polpa bianca, albicocche secche, spezie mature e un bell’agrumato venato di minerale che, con l’evoluzione, lasciano spazio anche ad erbe di campo e fieno.
Ma è una volta che è in bocca, che avviene il vero e proprio cortocircuito sensoriale.
Il sorso è pulitissimo e di rara eleganza, ma anche piacevolmente caldo, avvolgente e non straniante.
Tutta la struttura è bilanciata e ben intrecciata alla vena acida e sapida, e a qualche accenno di tannini.
Straordinaria (quindi…) la piacevolezza complessiva, e veramente lungo e godibile il finale, armonico, equilibrato e persistente.
Da centellinare, magari al calar del sole…
Tutto qui… vi sembra poco?
Per farla breve: un altro vino che vorrei bere a secchiate!
Rebula Reserva 2015 Slavček
Kmetija Slavček, Franc Vodopivec
pri Dornberku 29, 5294 Dornberk
Tel. + 386 5 3018745
kmetijaslavcek@gmail.com
www.slavcek.si
Altre info – https://www.triplea.it/it/vini/slavcek/ribolla-riserva-1279.html
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?