Di Fabio Riccio,
Breve riflessione dopo aver mangiato una delle mie pizze preferite, alias la Popolana. pizze troppo cariche di condimenti
Per chi non lo sapesse, la Popolana è una sorta di “Margherita di lusso”, dove il fior di latte è sostituito dalla provola affumicata, e il bonus gustativo, per dare ulteriore vigore al tutto, arriva da una copiosa spruzzata di buon pepe nero di Rimbàs.
.
Fine.
Essenziale nella giusta misura, ma nel contempo gustosissima.
Sapori netti, ben riconoscibili e, cosa più importante, una di quelle pizze dove l’unicum tra l’impasto e quel che c’è sopra è vicino alla perfezione.
Però, la Popolana è ottima anche per un’altra ragione.
Il condimento, in giusta quantità è disposto con cura e non buttato sopra casualmente e, cosa molto importante, non inonda il disco di pasta, ma lo completa.
Tutto senza eccessi, tutto cotto in prima infornata.
Appena fuori dal forno solo il canonico filo di (buon…) olio, se è il caso, e quella pallina di mozzarella che è la “firma” dei pizzaioli originari di determinate zone di Napoli.
Invece, in giro vedo sempre più pizze troppo cariche di condimenti.
Questa tendenza, a mio avviso deleteria, anche perché rende difficile sensorialmente l’interpretazione del gusto complessivo, porta certi pizzaioli letteralmente ad annegare le pizze con quantità inusitate di condimenti, magari anche di ottima qualità.
Pizze potenzialmente anche saporite, se sopra non ci fossero tre etti di latticini, un etto di salumi, mezzo chilo di vegetali e 200 cc di pomodoro (intero o in salsa), aggiunto a volte perfino a post cottura.
Sarà… ma ricordiamoci che la pizza è la pizza, e non un ripiano più o meno cotto su cui appoggiarci di tutto, quella lì è la focaccia. Stop.
Così… credo che abbia proprio ragione il bravo Giancarlo Casa, che in un commento a un mio breve post su Facebook di qualche settimana addietro dove, con queste foto (perdonate la bassa qualità!) stigmatizzavo l’ennesimo eccesso di condimento trovato su alcune pizze, chiosava con queste testuali parole…
«Completamente d’accordo. Lo sostengo da sempre. “Tanto” non è buono, figuriamoci “troppo”»
P.S.
Ma… non è che i problemi di digestione (reali e presunti) che tanti lamentano dopo aver mangiato una pizza sono causati dall’abuso di calorie dato dall’eccesso di condimento?
Provando a fare i classici “due conti della serva” (tabelle alla mano), ho scoperto che molte pizze superano agevolmente le 900 – 1000 calorie.
Se a queste aggiungiamo i beveraggi (vino, birra, bevande gassate etc etc), le sfizierie di apertura o il dolcetto di chiusura, eccoci agevolmente sulla soglia delle 1500 e più calorie…
Solo a titolo indicativo, 2500 calorie sono il fabbisogno medio di un adulto di normale costituzione che non fa attività fisica, meno per le donne e per chi ha qualche anno di più.
Polemiche a parte, vuoi vedere che in certi casi è proprio la botta calorica di questa fatta, quella che rallenta la digestione della pizza, o la rende lunga e laboriosa?
Chi lo sa?
pizze troppo cariche di condimenti
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?