Di Fabio Riccio,
Se per caso siete stati invitati a una degustazione…
Come prima cosa è sempre bene arrivare all’inizio di una degustazione di cibo con il palato assolutamente sgombro da altri sapori e/o aromi, su questo non si transige.
Quindi, per qualche ora prima del fatidico momento, non mangiate assolutamente nulla a base di cipolla o affini (anche per non molestare i vicini di tavolo!).
Se siete raffreddati o influenzati, rinunciate a partecipate a una degustazione, sarebbe per voi una vera e propria tortura.
Quindi… niente sciroppi per la tosse alla codeina che intorpidiscono il gusto, niente caramelle “strong” da pescatori di merluzzi artici, e se siete fumatori fatevene una ragione: in assoluto niente sigarette, ne’ forti ne’ light.
Da evitare come la peste quelle al mentolo, delle vere e proprie killer del gusto! Logicamente… anche niente sigari.
Un buon toscano è di certo un piacere, ma anche lui narcotizza il palato, conservatevelo per fine pasto, magari con un buon Calvados.
Proibiti anche tutti gli altri cibi o bevande dai sapori “robusti” e persistenti, come certi cocktail un “agè” dove si fa abbondante uso e abuso di salse “piccanti” tipo tabasco e affini.
Logicamente proibito anche mangiare finocchi, specialmente se poi oltre degustare cibi, si beve vino.
Vi siete mai chiesti da dove arriva il termine “infinocchiare”?
Pillole Gastrodegustative – 1
Pillole Gastrodegustative – 1
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?