Di Fabio Riccio,
Premessa: adoro il polpettone, e se ho tempo mi piace prepararmelo per cena (mai a pranzo!), se è il caso, anche bevendoci sopra qualcosa di buono, anzi, di molto buono…
L’altra sera il polpettone (al forno) mi è venuto particolarmente bene, da qui la decisione di abbinarci un qualcosa di altrettanto, se non di più buono da bere.
In verità, la cantinetta di casa gastrodelirio negli ultimi tempi è un po’ asfittica, ma dalla rastrelliera spunta fuori il Jolly, alias il Movia exto Gredic 2018, un Triple A.
Una volta l’avrebbero chiamato Tocai Sloveno, poi… gli Ungheresi ben muovendosi in quel di Bruxelles, sono riusciti a far chiamare Tocai SOLO quello fatto secondo il metodo loro, che poi è un vino liquoroso, da meditazione dolce, talvolta sdolcinato.
Però, il Tocai Sloveno (come quello Italiano) non ha proprio nulla a che vedere con questo “Tokaji Aszú” dei magiari…
Vabbè, in Italia accontentiamoci di usare il tristanzuolo e riduttivo termine di… “Friulano”.
Seconda fettina di polpettone (la prima è per saggiarne la bontà…) e primo sorso del Movia exto gredic 2018: da subito un cazzotto ai sensi, più fuochi artificiali, più varie ed eventuali…
Una bomba, già dal colore.
Al naso subito una folata di vaniglia e spezie dolci che scalpitano, ma basta poco e arriva il resto.
Fiori, mandorle e frutta secca, miele, liquirizia, e qualcosa indefinibile di quasi affumicato.
In bocca, prende subito il volo, basta poco.
Minerale quanto basta, ma anche cremoso a bilanciare il sorso lungo, multiforme e scandito dalla sapidità, ma anche secco, ammiccante e di grande struttura.
Quindici minuti in calice, e l’affumicato a questo punto si sposa con le mandorle, per un finale discretamente lungo che però resta impresso nella memoria gustativa indelebilmente per la forza e l’originalità da primo della classe.
Il 2018 di un vino del genere è considerato come un ragazzino, magari anche un po’ acerbo.
Lascio però a voi immaginare cosa potrà diventare, tra qualche anno…
Il polpettone non dura molto, così come il Movia exto Gredic 2018, c’era da aspettarselo…
Un vino del genere c’è chi lo definisce “naturale”.
Io preferisco consideralo solo una intelligente risposta (anche sensoriale…) a quello che negli anni sono diventati certi vini, troppi vini…
Siamo letteralmente accerchiati da bottiglie ridondanti e “barocche”, anche e specialmente, per tutte le aggiunte e i procedimenti alle quali vengono sottoposte.
Non è questo il caso.
MOVIA
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movia exto gredic 2018
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?
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