Di Fabio Riccio,
Perdonate l’uso di questo modo di dire, “a bocce ferme”, spesso abusato, ma Gastrodelirio non è un luogo virtuale che fa’ dell’immediatezza la sua ragione d’essere.
E… non sono nelle nostre corde neanche le classiche e prolisse sviolinate infarcite di zuccherose e scontate descrizioni, tipo quelle di quando i mulini erano bianchi etc etc…
Libando 2017 considerazioni – No, su gastrodelirio preferiamo analizzare, ponderare, prenderci tempo e se è il caso scriverne, altrimenti, è meglio il silenzio.
Nella testata è chiaramente scritto… “Considerazioni e invettive di un critico gastronomico”.
Ed è proprio questo il caso… considerazioni, a bocce ferme, meditate su Libando 2017, la bella manifestazione tenutasi a Foggia dal 21 al 23 aprile 2017.
Partiamo da questo: Libando 2017 (quarta edizione) è stata una manifesta riuscitissima, questo va detto senza se senza ma.
Anzi, per essere solo alla quarta edizione, tutta la macchina organizzativa di “Libando, viaggiare mangiando”, a parte qualche risibile dettaglio da limare (come in tutte le buone famiglie) è apparsa ben oleata ed efficiente.
Così, complice il momento magico che sta vivendo tutto l’universo del food nazionale, per un po’ di giorni le vie e le piazze del centro della città di Foggia sono state piacevolmente invase da una vera e propria apoteosi di quello che ormai nella volgata comune è chiamato cibo di strada, da molte interessantissime “master class” tenute da chef di rango, per non parlare poi dei dibattiti (interessanti!) e poi da tutto il piacevole e variegato corollario di altri eventi, (ad esempio Libandino per i più piccini) a torto definiti “minori”, che hanno arricchito il già copioso programma di Libando 2017.
Però, limitarsi alla sola cronaca, più o meno con belle parole, dei grandi e piccoli ma sempre ben riusciti momenti vissuti in quel di Foggia durante libando 2017, come ho già accennato in apertura, sarebbe riduttivo.
Libando, sin dalla sua prima edizione oltre al merito di fare e proporre “didattica e conoscenza del cibo”, ha avuto un grande, grandissimo merito che esula dal campo gastronomico, per entrare di prepotenza in quello del sociale.
Il merito è quello di aver riportato per le strade cittadine, in special modo in “certe strade” (e piazze) la gente, tanta gente.
Così, usando il saporito grimaldello del cibo (di strada e non) molte vie e piazze del centro di Foggia sono state ricondotte al loro compito di moderni Agorà.
Proprio queste vie e piazze, a volte neglette, altre volte inspiegabilmente messe da parte, sono stati i luoghi dove la gente si è incontrata e confrontata, abbandonando per un po’ i soliti soliti tradizionali posti dove normalmente si fa’ “la stesa” o ci si vede per l’aperitivo con i membri della propria tribù urbana perchè è figo.
Si: Libando 2017, come le precedenti edizioni, ha regalato a tanti, foggiani e forestieri, almeno per la durata della manifestazione, una diversa angolazione della città, forse meno patinata o all’opposto meno degradata, ma vitale, energica e piena di leggerezza, magari semplicemente perché si è passeggiato con in mano un buon panino, una succulenta arancina, un cartoccio di fritto o con qualche altro cibo da passeggio “esotico” da poco scoperto, come l’interessantissimo, almeno dal punto di vista del gusto, food van con i sapori di strada venezuelani.
Si: Foggia è una città che ha bisogno di gente per strada, ma di gente festosa, gente che si unge le mani di grasso con i torcinelli e si inzacchera i baffi con il pomodoro delle buone pizze viste & assaggiate per strada.
Il cibo, quando esce dalle case e si tuffa nelle strade è sempre rivoluzionario, un saporito antidoto a tanti malanni sociali…
A titolo di curiosità, ma anche perché capita che certe frasi esplicano molti concetti in poche battute, riporto qui qui le testuali parole della gentile e disponibile signora che gestisce l’albergo dove sono stato ospite… “ci vorrebbe una manifestazione ben azzeccata come Libando, almeno una volta al mese qui a Foggia, si vivrebbe tutti meglio” libando 2017 considerazioni
Si: Libando, viaggiare mangiando è una bella manifestazione che funziona bene, curatela e fatela crescere! libando 2017 considerazioni
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?