Mannaggia, mi manca tanto Stefano Bellotti!
Il grande pioniere del “vino naturale” Italiano.
Perchè… se in Italia ora beviamo “naturale” e anche bene, lo dobbiamo anche alla sua tenacia e alle sue idee di onestà e pulizia, germogliate tra cantine e filari, e non solo i suoi…
Molti i modi per onorarne la memoria, ma il migliore è quello di continuare a bere i suoi vini, fatti ancora come voleva lui, dove in bottiglia oltre che vino, c’è l’impronta di un vero uomo libero.
Così, per celebrare al meglio il lascito di questo vignaiolo fuori da ogni definizione, ieri ho aperto il Le pendu du raisin 2019 boll.
Uve bianche della (sua) zona, in prevalenza Cortese, e… si sente!
Macerazione veloce sulle bucce e pressatura.
Fermentazione spontanea in acciaio, imbottigliamento prima della fine della stessa, e presa di spuma.
Niente sboccatura.
Pochi voli pindarici e improbabili complessità da“quarto di eno-nobiltà”, il Le pendu du raisin 2019 boll è una bolla forse un po’ candida, ma attraente e dannatamente beverina che te ne scoleresti subito una magnum già prima dell’antipasto.
Gialletto quanto basta in calice, al naso è fresco, ammiccante e gentilmente fruttato, fiori d’arancio, ananas e frutta gialla su tutto.
Al palato è smilzo, non troppo avvolgente ma proprio per questo agile e rapido ad aggrapparsi ai sensi, con un sorso fresco e una beva di rustica piacevolezza a prova di scettico.
Aromaticità e macerazione, acidità quanto basta, complessità e residuo zuccherino.
Bollicine, vere.
C’è chi etichetta il Le pendu du raisin 2019 boll come un “vino nudo”, io lo definisco un vino senza pregiudizi e senza paura.
Ancestrale?
Il termine non mi sconfinfera.
Si, boh, chissà, forse…
Resta il fatto che è un gran bel bere, oltretutto poliedrico negli accostamenti con il cibo!
Da bere fresco, ma non troppo, perché il Cortese a dispetto di apparenze e territorio, in calice soffre il freddo!
Stefano Bellotti
Cascina degli ulivi
Strada della Mazzola, 12
15067 – Novi Ligure (AL)
Tel. 0143 744598
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?