Perdonate l’uso di questo modo di dire, “a bocce ferme” ma Gastrodelirio non è un luogo virtuale dove l’immediatezza è di casa.
E… nemmeno sono nelle nostre corde le prolisse sviolinate colme di leziose e scontate enunciazioni, tipo quelle di quanto era bello quando i mulini erano bianchi e quando Berta filava…
No.
Chi ci conosce sa bene che alle sterili cronistorie o al diffusissimo malvezzo dell’acritico copia/incolla dei comunicati stampa preferiamo l’analisi, per ponderare ben oltre l’immediatezza se è il caso di scrivere, altrimenti, preferiamo il silenzio.
I nostri lettori ben lo sanno
Ed è proprio nel solco di questa linea che Lacus seconda edizione, la bella manifestazione tenutasi a Lesina (FG), quest’anno anche con il coinvolgimento di altri comuni del comprensorio del Gargano (Ischitella, Carpino e Cagnano Varano) dal 22 al 24 settembre 2023 dichiaro che è stata un qualcosa di molto ben riuscito, questo, senza se senza ma. Punto.
La scelta del tema delle migrazioni, di ogni genere, umane, animali e delle inevitabili contaminazioni, ha preso lo spunto dall’osservazione nelle due lagune di Lesina e Varano dei viaggi degli uccelli migratori e delle anguille. Viaggi non da poco e perigliosi, come lo sono per gli umani.
Intuizione quantomai felice e indovinata
Così, una tre giorni intensa di tante ed eterogenee attività, tra il lago, il lungolago, i comuni limitrofi e il bel centro polifunzionale dove il palco, svolgendo a pieno il suo dovere anche e specialmente quando il meteo è stato inclemente, ha ospitato tradizione, innovazione e le contaminazioni gastronomiche con Show Cookings e, perfino un contest gastronomico che ha premiato la migliore contaminazione, oltre che il miglior piatto…
Oltretutto… per essere solo alla seconda edizione, tutta la macchina organizzativa, come già detto, al netto del meteo a tratti inclemente e di qualche risibile dettaglio da smussare, è apparsa molto rodata ed efficiente.
Lacus fin dalla sua edizione di esordio, quella 2022, ha avuto il merito di fare e offrire didattica e conoscenza del rapporto del territorio con il suo cibo e le sue tradizioni, finanche e specialmente con una voluta “rotazione” dei luoghi dove gli ospiti si sono avvicinati alla cucina della zona, rispetto a quelli dello scorso anno.
Interessanti, per citarne solo alcuni, la Pizzeria la cruna del Lago, che comincia a farsi conoscere anche fuori dai confini regionali, Al Bistrò, e il Lake Cafè, tutti locali che con piglio sensoriale moderno offrono (anche…) una ristorazione veloce ma di qualità, accortamente legata al lago e al territorio circostante.
Ma… non vanno ne’ dimenticate ne’ sottovalutate le “Mamme dei vicoli”, anzi!
Un intelligente progetto frutto di una bella intuizione che porta avanti un’idea di recupero e riattualizzazióne dei gusti e delle atmosfere della cucina della tradizione, quella dove dosi e bilancino sono relegati nell’angolo, e dove detta legge una sola unità di misura, assoluta, quella “a sentimento”.
Le mamme dei vicoli di Lesina, ma anche le “colleghe” degli altri comuni, con Lacus 2023 sono definitivamente assurte al ruolo di “vestali” del loro territorio e della sua memoria, non solo culinaria.
Un grande, grandissimo ruolo
Loro, entusiaste di interpretarlo
Inoltre, come è stato per la prima edizione, si è cercato di fare una diversa lettura del territorio, forse meno enfatica e patinata di quella delle brochure estive, ma meno scontata, dinamica e colma di energie che non aspettavano altro che la stura venuta proprio da Lacus per essere espresse in pieno.
Partendo da Lesina, cittadina capofila della manifestazione e considerata la “porta del Gargano”, la piacevole leggerezza carica di storia della cucina delle Mamme dei vicoli, si è espansa a macchia d’olio dando visibilità anche ad altri comuni e territori dell’ambito del Gargano (Ischitella, Carpino e Cagnano Varano).
Promozione del turismo e del territorio, riscoperta e valorizzazione delle proprie radici, anche e fuori dalle stagioni “canoniche”.
Una gran bella scossa per il territorio.
Obiettivo centrato!
Insomma, una seconda edizione che senz’altro conquista un posto di riguardo nell’archivio delle cose ben fatte, ma che, nello stesso tempo è un trampolino per le donne di PugliaIdea che la ha ben preparata, per affrontare già da ora e con ulteriore slancio, l’organizzazione della terza edizione.
Del delizioso Te marocchino, servito cerimonialmente con tutti crismi, e una vera e propria profusione di dolci della locale tradizione pugliese, frutto delle fatiche di tutte le mamme dei vicoli, nessuna esclusa, ha messo il sigillo a questa ben riuscita manifestazione.
Ci vediamo l’anno prossimo! Lacus seconda edizione
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?