Lasciamo perdere almeno per una volta campanilismi, numeri, numerini e tendenze varie.
Finiamo di bearci una di certa iconografia nella quale un po’ tutti noi ci crogioliamo che ci dipinge collettivamente come popolo del bel (e buon…) mangiare. L’italiano medio mangia bene
Tralasciamo anche la cucina di casa che ha infinite sfaccettature che vanno dai tristi scongelatori compulsivi di surgelati, agli eroici (davvero, non scherzo!) e residuali casalinghe/casalinghi che ancora sanno il fatto loro davanti a un banco del mercato e ai fornelli.
Facciamo anche finta di non sapere dell’esistenza dei “i livelli minimi” che includono sia chi si spadella a pranzo una tristanzuola bistecchina avicola, sia chi acquista la serale pizza al taglio per mamma, papà, prole ed eventualmente anche per gli animali domestici, cani, gatti e canarini inclusi.
Parlo qui degli italiani al ristorante
A dispetto della persecutoria overdose di cibo in ogni dove, dalla televisione ai social, con eserciti di chef & affini assurti all’inverosimile status di “maestri di pensiero”, perfino quando blaterano le più inaudite castronerie.
Nonostante un certo tipo di comunicazione che prova in ogni modo possibile & immaginabile a convincerci che quasi tutti quelli che operano dietro i fornelli di un ristorante (e coloro che lì si siedono ai tavoli come clienti…) sono inarrivabili geni, nei fatti buona parte degli “italiani comuni” quando vanno al ristorante continuano pervicacemente a prediligere e premiare i mediocri, se non i peggiori.
La cartina di tornasole di tutto questo?
Basta dare un occhio a quelli che sono i più premiati nelle recensioni nella cosiddetta “democrazia diretta” di un notissimo sito di recensioni online dalla grafica verdognola, e non solo quello…
Quindi, l’italiano medio mangia bene o no?
Tolta una limitata fascia (in crescita però) che ha una qualche idea di cosa sia realmente il concetto di “cucina”, alta o popolare che sia, in grande maggioranza no.
E’ un dato di fatto, numeri e “recensioni” (virgolette d’obbligo) sono eloquenti.
Provare per credere.
Mi spiace, ma è così.
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?