Serata di gala domenica 2 giugno 2019 ore 18,30
presso la Cantina del Vesuvio – Trecase (Na)
Sono ottanta le candeline che domenica 2 giugno 2019 lo storico Pastificio Setaro, ultimo sopravvissuto a Torre Annunziata, antica capitale dell’arte bianca, spegne presso l’azienda agricola vitivinicola Cantina del Vesuvio, situata in via Tirone della Guardia 18 a Trecase (Na). pastificio setaro
Nel corso di una serata di gala, presentata dalla giornalista e scrittrice Maristella Di Martino, i fratelli Vincenzo, Nunziato e Giovanni Setaro festeggiano l’importante traguardo raccontando la loro storia in compagnia di familiari, amici, collaboratori, giornalisti, imprenditori e rappresentanti del mondo istituzionale che, nel tempo, hanno contribuito alla crescita dell’azienda per riaffermare la loro fedeltà, da quasi un secolo, a valori quali l’artigianalità e la qualità in un mercato che corre sempre più veloce verso l’industrializzazione e l’omologazione del gusto. pastificio setaro
Cornice d’eccezione è l’incantevole terrazza all’aperto di Cantina del Vesuvio, con una vista spettacolare sul golfo di Sorrento fino a Capri e tutt’intorno interminabili filari di viti e secolari piante di ulivo.
L’evento sarà scandito da diversi momenti, ma la protagonista indiscussa sarà ovviamente lei, sua maestà la Pasta, quella con la “p” maiuscola, che il pastificio Setaro ha la forza e la determinazione di produrre e distribuire nel mondo attraverso botteghe gastronomiche ed enoteche del gusto appositamente selezionate, che diventano esclusiviste di zona in un raggio di diversi chilometri. pastificio setaro
Tre gli assaggi in degustazione, anticipati da timballi di pasta, frittelle e bruschette; a seguire saranno di scena le mezze millerighe con zucchine e gamberetti, i vermicelli con pomodori del Vesuvio e basilico e, infine, il classico dei classici, la pasta e fagioli, il tutto innaffiato dai vini dell’azienda che ospita l’evento.
La storia della famiglia Setaro parla da sola: la passione è l’ingrediente imprescindibile in un lavoro artigianale, in cui è sempre l’uomo che segue ogni singola fase per dar vita ad un prodotto finale per intenditori e per il quale è impossibile conteggiare con esattezza il tempo di cottura dei differenti formati perché varia in base al clima e alla qualità della semola utilizzata. pastificio Setaro
Oggi come ieri, la terza generazione di maestri pastai continua a dare sempre nuova linfa al progetto di nonno Nunziato che, nel 1939, acquistò il pastificio, tuttora ubicato nel centro storico del comune vesuviano in una struttura di inizio ottocento costruita appositamente per ospitare la produzione di pasta.
Qui le mura in pietra lavica spesse 80 centimetri che proteggono i locali dagli sbalzi termici, creano l’ambiente ideale per la produzione di un’eccellenza gastronomica che porta in giro per il mondo il nome della Campania, e dove sopravvivono ancora due macchine d’epoca risalenti all’inizio del ventesimo secolo in grado di produrre 200 chilogrammi di pasta in un’ora. Pastificio Setaro.
Il pastificio è un autentico tempio della pasta dove il clima mite, il mare di fronte, il Vesuvio alle spalle e l’assenza di correnti d’area fredda, proteggono e rendono perfetto questo luogo per realizzare oltre 100 formati il cui valore nutritivo è conservato grazie alla selezione di speciali semole di grano duro, acqua di fonte purissima, antiche trafile in bronzo e metodi di essiccazione lentissimi, compresi tra le 24 e le 120 ore.
Pastificio Setaro.
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?