Di Fabio Riccio,
Serata con amici dal nostro Oste di fiducia.
Ci permettiamo il lusso di portare con noi qualche bottiglia gastrodelirante.
In questi casi, è d’obbligo al tavolo mettere un calice in più, l’indispensabile “calice dell’Oste”.
Il calice dove tra una spadellata e l’altra, l’Oste attinge giuste quantità di nettare di Bacco per rinfrancarsi delle fatiche in cucina…
Mineral + 2016 del domaine Frantz Saumon, un classico delle cene di noi di gastrodelirio.
Uno di quei vini che scaldano il cuore ancor prima del palato, uno di quei vini che fanno apparire ancora più scialbi e inutili quei noiosi “vinetti convenzionali” perfettini e frou frou, come lo è la bottiglia dei nostri vicini di tavola…
Però… mi sono accorto che qui, sulle colonne virtuali di www.gastrodelirio.it, del Mineral + non ne abbiamo mai scritto, mentre abbiamo dedicato spazio (meritato!) ad un altro magnifico vino sempre del bravo Frantz Saumon, La Petite Gaule du Matin …
Per il Mineral + 2016 urge rimediare, logicamente non prima di aver terminato la bottiglia…
Il Mineral + di Frantz Saumon è da sempre uno dei miei vini preferiti in assoluto, almeno da quando mi sono avvicinato al magmatico e sfumato mondo del “vino naturale”.
Benvenuti allora tra i calici pieni dell’ottimo lavoro di Fratntz Saumon, vignaiolo intransigente e fuori da ogni schema, almeno quanto basta.
Non di stirpe di vignaioli, (in famiglia nessuno ha mai prodotto vino), nel passato di Frantz Saumon c’è perfino qualche anno da boscaiolo, con incursioni in altri mestieri in Europa e oltreoceano, fino alla scoperta di avere il pallino di fare vino, e buono anche.
Intendiamoci, il Mineral + 2016 di Fratntz Saumon, per come è, rispecchia in pieno l’archetipo del “vino naturale” sia per come si lavora in vigna che in cantina, ma senza la minima traccia di difetti percepibili, e con in più una personalità marcatissima, che a ogni sorso si trasforma sempre più in piacevolezza.
Il Mineral + 2016 è fatto di Chenin in purezza, figlio però di più vigne (sempre di Chenin) , molto diverse per età, terreni ed esposizione.
Tecnicamente e legalmente il Mineral + 2016, è una semplice AOC (parente delle nostre DOC) Montlouis-sur-loire.
Al calice (anche in quello dell’Oste…) il Mineral + 2016 è di un bel giallo giallo paglierino appena torbido, da vino non filtrato (meno male!).
Al naso esordisce con una “botta” di agrumato che con l’evoluzione vira verso più morbidi indizi di frutta a polpa gialla, albicocche e pesche in primis, ma in sottofondo, c’è anche un po’ di mela verde, acerba.
Al palato, il Mineral + 2016 è invece rotondo, fresco e, visto il nome, con una mineralità affascinante a tratti quasi salmastra che ha dell’incredibile, e che lo rende così beverino che ne vorresti secchiate intere.
Un vino bello, ecco.
Diciamocela tutta: il Mineral + 2016 è una vera e propria bomba per tutti i sensi di chi lo assaggia!
Profondo e ampio, anche e sopratutto per la sua acidità marcata ma non invasiva, che ben si intreccia con l’alcol, di 13, 5°.
Il finale, dopo le classiche piroette evolutive che caratterizzano (almeno quelli buoni) “vini naturali”, è lungo, affascinante.
Un vino di grande spessore che vorresti non finisse mai…
Così… ecco a voi la migliore bottiglia (bevuta…) dell’anno secondo noi di Gastrodelirio, almeno per questo ultimo scorcio di 2018.
Aver il desiderio di bere bene mica è un delitto, e l’aver voglia di bere bene anche in occasioni come dire… “minori” come una semplice pizza, o una piacevole cena con amici, lo è ancor meno…
Giusto per la cronaca, il nostro oste di fiducia ha gradito molto il Mineral + 2016…
Domaine Frantz Saumon
Un Saumon dans la Loire
15 Chemin des Cours
Husseau/Montlouis 37270
France
Tel. + 33 9 81 80 87 46
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?