Per l’ennesima volta abbiamo ricevuto la richiesta di pubblicare (dietro compenso…) un pubbliredazionale.
Gastrodelirio, lo ripetiamo per l’ennesima volta, non è un sito di comunicazione (palese oppure occulta), bensì uno dei pochi, pochissimi luoghi virtuali rimasti dove si prova a fare critica e discussione enogastronomica “pura”. Nel nostro piccolo proviamo a fare opinione, non pubblicità.
Siamo senza sponsor, senza
padrini e senza pubblicità occulte
E… proprio per marcare meglio le differenze, negli ultimi tempi abbiamo deciso di portare ancora più in alto l’asticella per raccontare su queste colonne di qualcuno o di qualche prodotto.
Non scriviamo di qualcosa o qualcuno se non ci convince almeno al 110%, sempre e comunque dopo aver constatato il tutto di persona. Gastrodelirio non accetta Pubbliredazionali
In primis per distinguerci dal fiume in piena dei cosiddetti “pubbliredazionali” “contenuti promozionali” etc etc che impestano il web e che non sono altro che pubblicità slealmente mascherate da articolo, che varie agenzie ci propongono in continuazione, intasando a volte la mail di servizio…
Poi, perché a dispetto del comune pensare e di un certo tipo di “comunicazione”, dalle trattorie ai pluristellati passando per le pizzerie, i locali e i prodotti di reale eccellenza in Italia non sono che più o meno l’uno per cento del totale, tutto il resto è solo marketing.
In ultimo, tristemente, ci tocca anche fare i conti con il rovinoso e inarrestabile tracollo della capacità di comprendere un testo scritto da parte dell’Italiano medio, persino di quello provvisto di titoli di studio superiori o universitari, ormai assuefatto a “nutrirsi” solo di slogan e titoli.
Leggere, comprendere e far proprio un testo in maniera logica (e critica), senza fermarsi esausti alla terza riga, moderna colonna d’Ercole della conoscenza, è un cimento ormai riservato a pochissimi.
In ogni caso gli unici giudici di www.gastrodelirio.it restano e resteranno sempre i nostri lettori, quella indistinta folla di oltre 160.000 e più persone che ogni mese preferendo la parola scritta agli slogan o alle immagini, mediamente accedono ai nostri articoli (moltissimi anche per quelli in archivio).
Per loro un’unica promessa: quella di continuare coerentemente sulla nostra strada fatta di cronaca veritiera, di opinioni (magari discutibili…), di indipendenza e, quando ci si riesce, di buona scrittura.
Una strada tutta in direzione ostinata e contraria, ma limpida, senza padroni e senza compromessi.
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Non tutti i ristoranti sono buoni, pochissimi lo sono.
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Non tutti i pizzaioli sono campioni, magari.
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Mica tutti i prodotti sono capolavori genuini, affatto.
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In giro non ci sono solo vini buonissimi, anzi…
E… chi afferma il contrario è in cattiva fede, oppure ha il palato foderato di acciaio!
Gastrodelirio non accetta Pubbliredazionali
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?