Pizzaioli si nasce o si diventa?
Pizzaioli si nasce, ma non da famiglie blasonate, è una cosa che hai nel codice genetico.
Hai frequentato corsi, scuole o hai avuto un maestro che ti ha insegnato il mestiere?
Ho frequentato una scuola si, quella della gavetta nella culla della pizza napoletana, in Via dei Tribunali.
Le tre regole auree della tua pizzeria?
Passione, sacrificio, umiltà.
Il ruolo degli ingredienti nella preparazione delle tue pizze?
Il topping di livello è essenziale per un prodotto che si possa chiamare buono.
Cosa è indispensabile in pizzeria?
Un buon fornaio.
L’impasto perfetto esiste?
Se esiste, io ne sono alla costante ricerca, è l’obiettivo della mia vita.
Quale è, secondo te, la pizza del futuro?
La Margherita, passato presente e futuro.
Tre pizze da non perdere nella tua pizzeria:
Margherita, Marinara, Cosacca.
Parlando d’altro… i due chef italiani che preferisci?
Gennarino Esposito, Antonino Cannavacciuolo.
Che rapporto hai con i social, influiscono sul tuo lavoro?
Sono un’esca, ma senza sostanza restano un’esca.
Dove e come ti vedi in futuro?
Mi vedo con un lungo camicie bianco con la camicia sotto, a far pizze con mio figlio.
Cosa non manca mai nel tuo frigo di casa tua?
Del cioccolato fondente.
Franco Pepe o Simone Padoan?
Bravi entrambi, ma io mi rivedo in Francesco Martucci.
Francesco Pone classe 1989, pizzaiolo da cinque anni.
Passione, umiltà e sacrificio sono gli ingredienti delle sue pizze.
Lavora da Hashtag cucina, vineria e Pizza, a Vairano Scalo (CE)
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?