Evoluzione naturale 2025 considerazioni a bocce ferme

ll dato principale a monte di ogni considerazione quando a qualsiasi titolo si va a trattare di “vino naturale è che il mondo del vino e i suoi canoni negli ultimi venticinque anni sono mutati in maniera drammatica (ma più d’uno mica se ne è accorto…).

Di conseguenza, mutati anche i parametri di giudizio, i riferimenti, le chiavi di lettura, oltre che i gusti del pubblico.

L’emergere, prima in sordina poi in maniera più organica dello sfumato ed etereo movimento del “vino naturale”, sta pian piano scardinando più di un assioma, e kermesse come Evoluzione Naturale 2025 sono le cartine di tornasole che mettono in luce questi mutamenti.

evoluzione naturale 2025

Produrre vini buoni, godibili e godevoli da bere e, adatti per durare nel tempo, senza però perdere di vista l’obiettivo (sacrosanto) di rispettarne la naturalità: quella dell’uva, quella dell’annata e cosa ancora più importante, quella del territorio, questa è o dovrebbe essere la “mission” di chi a vario titolo si riconosce nelle sfumature di questo movimento.

Partiamo da queste ipotesi e andiamo a vedere, in breve e in ordine rigorosamente sparso, cosa si è visto, percepito e assaggiato a Grottaglie con Evoluzione Naturale 2025.

Una cronaca per punti, succinta, semiseria, magari incompleta e di parte (la mia…), e non come uso ad altri con la consueta sequela di foto ad “alzo zero”, magari senza uno straccio di didascalia, cosa che più di qualcuno spaccia per “reportage” uccidendo così in un sol colpo sia la critica che l’approfondimento… Evoluzione naturale 2025

Le Polemiche.

Come sempre accade, neanche l’ultima bottiglia è… stappata e già scendono in campo gli scontenti.

Quelli che non hanno trovato la loro cantina del cuore e quelli che fanno comunella con chi vede complotti ovunque perché il loro vino preferito, magari un non naturale a stento e stiracchiatamente bio non c’è, per non dire dire delle accuse (sentite con le mie orecchie) di connivenze e di presunti complotti dei poteri forti, ma così forti che riescono persino ad intrufolarsi nel mondo del vino naturale.

L’aria fritta non passa mai di moda, cercasi disperatamente complottisti & terrapiattisti seri!

La location

Funzionale, bella, adatta, anche qui pur nel solco della perfettibilità, squadra che vince non si cambia, e gli ascensori funzionavano!

L’internazionalizzazione di Evoluzione naturale 2025

Gli espositori che hanno presentato i loro vini in questo ridente contrafforte della Murgia meridionale sono arrivati da ben sette nazioni europee.

Dato assolutamente positivo, inoppugnabile, credo parli da solo inclusi i tanti chilometri percorsi…

Il fuori salone

Già… l’anticipazione del sabato del salone con cena in ristorante e intrattenimento musicale. Ottimo momento (per chi ci ha partecipato) per conoscersi o per riannodare amicizie e rapporti e per azzardare qualche primo estemporaneo assaggio… Evoluzione naturale 2025

La nuova comunicazione

Qualche asterisco da incognita va appioppato d’ufficio a certi blogger & influencer (mica tutti, eh…) che, incrociati nelle sale, sbandieravano ogni due per tre il loro seguito di miliardi di follower presenti da Abano Terme a Zungoli passando per marte, giove e tutto il sistema solare.

In realtà, individui che per un bel po’ hanno vagato con aria spersa tra i banchi non in cerca del miglior vino, ma della perfetta luce e l’ottimale angolazione per il regolamentare selfie, con l’aggravante di tenere i calici come dei disgraziati, il vino per questi è un optional…

Inoltre… luminosamente inarrivabile per i paraocchi ideologici sbandierati anche il “clan” di gastro-eno-fighett-metallari vegani presumibilmente pugliesi, strenui assertori della filtrazione con la bentonite che, incuranti degli sguardi attoniti dei vari vignaioli che ascoltavano i loro discorsi contro l’albume e il concetto (tutto ancora da postulare) della felicità delle galline…

Per fortuna, delle meteore, letteralmente sfumate in breve dall’orizzonte.

Cantine, espositori e le loro interazione con i visitatori.
In buona percentuale un buon livello, con qualcuno per ora non noto, ma a mio avviso emergente dalla massa che, come i bravi “ragazzi” di Weingut Reinhardt, prima o poi salvo inciampi “sarà famoso”, ma va anche segnalata anche qualche azienda che ha proposto bevute senza mezzi termini decisamente sottotono.

I mostri sacri

Poco da dire, per fortuna c’erano e se non c’erano bisognava inventarli: noblesse oblige.

Però, lo scrivente sempre in cerca della bevuta perfetta (si: proprio come la chimerica tempesta!) ne avrebbe graditi di più.

Per fortuna che (sempre in ordine dis-ordinato…) Denis Montanar, Cataldo Calabretta, l’Archetipo, Kristina Mervič e altri si sono confermati grandi e godibili certezze, e… squadra che vince non si cambia!

Le distribuzioni

Interessanti i banchi delle distribuzioni dove, le aziende di piccole dimensioni, magari lontane geograficamente e senza forza economica per affrontare la trasferta, hanno potuto far conoscere i loro vini.

Certo, in questo caso il fattore umano del confrontarsi de visu tra pubblico e vignaiolo non c’è stato, ma si fa di necessità virtù.

Il pubblico tra i banchi di assaggio

Di tutto un po’ di varia & variegatissima umanità… certo, tutto da copione e non poteva andare diversamente. Meglio così.

Il premio propensione & chilometri percorsi

Va ai portoghesi di Arribas wine, che nonostante i tanti chilometri dal nord del loro paese sono planati in quel di Grottaglie insieme a dei correttissimi e ben godibili vini naturali da vitigni a me ignoti (ma all’assaggio dal rapporto prezzo/qualità commovente) dove una parte del costo porta avanti un bel progetto per salvare dall’oblio una razza di asini del loro territorio, quasi al confine con la Spagna.

Ad maiora e… boa sorte amigos lusitani!

Evoluzione naturale 2025

Gli ospiti e la didattica

Il workshop tematico

Senza mezzi termini il vero momento clou della manifestazione.

Tre gran “belle teste pensanti”, oltretutto a vario genere molto titolate, vale a dire Matteo Galello, Giancarlo Moschetti e Cataldo Calabretta hanno letteralmente rapito l’attento e affollato uditorio.

Quando la scienza si compenetra alla storia e lambisce la poesia del vino, senza perdere d’occhio razionalità e storia trasformandosi piacevolmente in didattica… Complimenti!

Evoluzione naturale 2025

Il momento ludico

Che dire… il piroettare (zompettare per meglio dire!) a mezzanotte tutti insieme, brilli quanto basta nella simpatica piazzetta prospiciente la Vineria del Medico di Grottaglie con in mano un buon calice dalle bottiglie rimaste a metà chiacchierando e ascoltando Mannarino o Caparezza è impagabile e, permettetemi l’aggettivo: catartico!

Evoluzione naturale 2025

Le note a margine e/o miglioramenti

L’offerta di cibo e vettovaglie di conforto

Di sicuro positiva per giusta e dovuta qualità, ma da ampliare e rendere ancora più variegata per venire incontro a gusti e esigenze del pubblico che cerca ristoro tra una tornata di assaggi e un’altra.

Le divise

Personalmente ho il massimo rispetto e considerazione per chi indossa una divisa professionalmente e istituzionalmente, ma strettamente nei luoghi e nei modi dove essa si rende necessaria o indispensabile.

Ma, comincio a vedere “rosso” come un toro imbufalito in una corrida quando una “uniforme” viene indossata magari da membri di una semplice associazione (pur se con riconoscimento giuridico da parte dello stato italiano) in un contesto dove indossarla è un tantino fuori luogo (alias in una kermesse di vino naturale…) diventa senza mezzi termini un messaggio di “casta” che tradotto in parole povere si sintetizza in… “mi dispiace, ma ioio e voi non siete un c***o.

All’esatto opposto, ma afferente per il medesimo schema mentale, da anni prospera nel look di tanti partecipanti alle fiere del “naturale” la auto-appioppata divisa da bevitore naturale con l’obbligatoria Coppoletta sulle 23, e la giacchetta stazzonata post-Capalbio. Vabbè…

Nella civilissima città di Palermo, l’inarrivabile arguzia di certi suoi geniali abitanti ha ben sintetizzato il concetto di cui sopra, incasellandolo in una geniale categoria: I compagni co’ i piccioli.

Ci vediamo tutti a Evoluzione naturale 2026

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