Geometrie e modalità di tagliare la pizza
Non parliamo di una scienza esatta, assolutamente, ma l’osservare come la gente taglia la pizza al tavolo racconta molto della conclamata irrazionalità di tante personalità umane, meglio di certi test attitudinali (e non…).
Qui, in calce, una piccola (e incompleta) categorizzazione semiseria di alcuni “metodi” osservati per mangiare la pizza. dimmi come tagli la pizza
-
Quelli che la pizza la fanno a metà, o magari in quattro.
Approccio mediamente razionale, magari auspicabile nel “pizza share fai da te” con congiunti e amici. Tutto sommato qualcosa di ragionevole.
Dimmi come tagli la pizza
-
I tagliatori di spicchi. Metodo che denota un buon senso pratico se c’è una pizza dal disco mediamente rigido da mangiare a mano (goduria!), ma prossimo al disastro se c’è una pizza di stile napoletano. Non per niente a Napoli per ovviare al problema hanno inventato la pizza “a portafoglio” (o libretto che dir si voglia).
-
I geometrici precisini. Qui, a seconda della complessità delle geometrie dei tagli, si spazia dalla razionalità al patologico con cenni psicotici «Ho visto cose che voi umani»…
-
Quelli che mangiano prima il cornicione, e poi il resto della pizza. Rari ma esistono, ma a che pro?
-
I “tagliatori” con forbici. Non si pongono problemi nel chiederle al cameriere di turno, e usano geometrie tutto sommato semplici. Abominio innocuo ma esecrabile, ma senza scusante alcuna.
-
I “disordinati”, ossia quelli che combinano vari metodi di taglio, creando nel piatto una gran baraonda di forme geometriche. Sono un bello specchio dell’Italiano medio di inizio millennio.
-
I trapanatori. Fanno un buco al centro della pizza, lo mangiano, e poi proseguono secondo personalissimi disegni geometrici arcani e misteriosi con il resto della pizza.
-
Gli Smontatori. Sono quelli che con pazienza degna di miglior causa, prima di procedere al taglio (con qualsivoglia tattica) spostano minuziosamente i condimenti da una parte all’altra del disco di pasta anche qui seguendo imperscrutabili disegni…
-
Quelli che tolgono il cornicione fin da subito (più o meno con metodo), e lo abbandonano schifati (intero o in pezzi) per mangiarsi poi tranquillamente tutto il resto della pizza… per loro è già bello & pronto un girone extra dell’inferno dantesco, logicamente insieme a quelli che tolgono il grasso dal prosciutto.
P.S – Forse non tutti lo sanno, ma l’argomento del come si taglia la pizza è tutt’altro che futile, tanto che esiste un serissimo e scientifico Teorema della pizza che postula con metodo scientifico le varie metodologie di taglio, ed è considerato un teorema di geometria elementare.
mi come tagli la pizza
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?