Tratto distintivo di questi individui è che se gli metti davanti uno dei rari prodotti veramente artigianali (e freschi) ancora in circolazione, lo schifano.
Con costanza degna di miglior causa, hanno la diabolica capacità di scovare tutti i bar che hanno i peggiori cornetti (croissant…).
Non paghi di questo, godono fisicamente alla vista di un cornetto grondante rivoli di grasso e scongelato malissimo.
Per loro, le vagonate di grassi di dubbia provenienza e le montagne di additivi, conservanti e altre diavolerie che ingozzano questi prodotti per renderli (più o meno) edibili, duraturi e appetitosi, non esistono.
Per i degustatori di cornetti surgelati sono solo “fake news” messe in giro dai cosiddetti “poteri forti”.
L’apoteosi del cornetto arriva però da un’altra categoria, ancor più estrema, quella degli adoratori del modaiolo cornetto vegano, bizzarramente parecchio popolare anche tra chi vegano non lo è, forse per una presunta percezione di salubrità e sostenibilità.
Escludendo come sempre le debite eccezioni, non so quanto siano sostenibili e salubri dei prodotti da forno realizzati esclusivamente con grassi idrogenati di origine vegetale o margarine di basso valore commerciale, dalle caratteristiche organolettiche tutte da discutere, pur se appieno a norma di legge.
Non solo, con più di un cornetto vegano c’è da fare i conti anche con il consolidato uso & abuso di farine forti (il cosiddetto “W”).
Farine certamente molto adatte alla sfogliatura, ma ricchissime di glutine (altro spauracchio degli ultimi anni!), per non dire dei quantitativi elevati di lievito e vari aromi artificiali.
Allora… prova a spiegare tutto questo ai degustatori di cornetti surgelati e non vieni creduto e, a fine discussione, anche se lo metti con le spalle al muro con dati di fatto spiegandogli e traducendogli in parole povere gli ingredienti, se ne uscirà con il classico «vabbè, ma è buonissimo!»
A questo punto, i degustatori di cornetti surgelati tirano fuori l’asso dalla manica: i valori nutrizionali, (questi, invece, guarda caso quasi sempre scritti in grande) e… prova a spiegare che sono tutt’altra roba!
Niente!
Un muro.
Il vero e unico cornetto al mondo è quello surgelato, ma, sappiamo tutti che con la realtà, tanti mantengono rapporti di comodo, o di pura distopia…
A proposito…
Chissà perché le etichette degli ingredienti dei prodotti da forno che si consumano nei bar, sempre perfettamente a norma di legge, sono celati negli angoli più bui degli espositori sul bancone…
A ben leggere, magari dotandosi di occhiali, visti i caratteri microscopici, c’è di tutto & di più.
P.S – Quando non esposti, gli ingredienti dei vari prodotti da forno serviti nei bar e in altri esercizi, possono essere richiesti in visione al gestore dell’esercizio, credo sia un obbligo di legge.
Il libro che gli elenca in ogni pubblico esercizio è a disposizione dei clienti.
Una lettura interessante, credo. degustatori di cornetti surgelati
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?