Di Fabio Riccio
Si sono da poco concluse le eliminatorie per il centro e il sud di Cooking For Art Napoli 2015, manifestazione organizzata dalla Witaly di Luigi Cremona e Lorenza Vitali ormai diventata una sorta di “stati generali della cucina” per conoscere in (in anticipo) quelli che potrebbero potrebbero diventare gli chef emergenti di rango del panorama culinario italiano dei prossimi anni.
La bella cornice dell’evento (come lo scorso anno) è stato il Circolo Canottieri di Napoli che per tre giorni ha trasformato parte dei suoi spazi interni ed esterni in una grande cucina con annesso spazio espositivo per i produttori di tutto ciò che di qualità è legato alla ristorazione.
Dopo le tornate eliminatorie di sabato 30 e domenica 31 maggio, lunedì 1° giugno ci sono state le due le finali, una per il Centro e una per il Sud, dove il livello medio degli chef “sotto esame” nel complesso si è dimostrato buono, con performance nella maggioranza equilibrate, in ogni caso solo in pochi casi fuori le righe.
Dopo queste due finali, si è arrivati alla “gran finale” dove ogni chef in gara doveva realizzare un menù completo di ben quattro portate, partendo dagli ingredienti base, e realizzando in loco i piatti di assaggio per giuria e ospiti, circa 40 persone, impresa non da poco per chi ha solo 4 ore di tempo per mettere a regime il tutto!
Aggiungiamoci anche che il piatto di carne non era noto, e che gli ingredienti sono stati dati ai vari concorrenti solo alle 9 del mattino in una scatola “a sorpresa” detta misterybox, e ci si renderà conto che il carico di lavoro e di organizzazione per gli aspiranti “saranno famosi” non è stato da poco.
Anche la giuria (di cui ha fatto parte lo scrivente), peraltro già ben rodata da due giorni di eliminatorie, ha avuto il suo bel da fare degustando e valutando decine di piatti, e alla fine, sommatoria matematica dei voti alla mano ha decretato di inviare alla “finalissima” di lunedì 5 ottobre alle Officine Farneto di Roma Nikita Sergeev de l’Arcade di Porto San Giorgio e Mattia Lattanzio del Pipero di Roma per il Centro, e Gianfranco Bruno delle Masserie Forenza in Basilicata per il sud.
Arrivederci tutti a Roma il 5 ottobre!
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?