Quanto fanno paura i cambiamenti nelle abitudini più comuni di ognuno come mangiare o bere?
Me lo chiedo tutte le volte che vengo travolto dalla sensazione di essere dentro un film che non è stato ancora scritto…
Contrasto ristorante cena a quattro mani
Si: perché la ricerca di un’identità culinaria non per forza si risolve in un racconto territoriale tout court, perché la geografia è solo uno dei mille colori con cui si può raccontare un ristorante e, proprio dal Molise, nonostante qualcuno continua a postulare la sua “non esistenza”, arrivano sorprese inattese.
Una di queste da Cercemaggiore (CB) dove nientepopodimenoche al Contrasto Ristorante ci si dà al Foie Gras, che, con il Molise non ha poi molto da spartire, però…
Lucio Testa chef tecnicamente ed esperienzialmente molto preparato e dalle non celate ambizioni, è un fuoco che brucia divampando di fiamme di colori diversi: dai più tenui arancioni del suo Molise, che lo segnano per umiltà e capacità di lavoro, al rosso vivido della passione e del positivo perfezionismo che lo spinge migliorarsi e a non cedere, anche quando tutto lo suggerirebbe.
Si, il giovane e Bravo Lucio Testa insieme al suo mentore Bernard Fournier hanno replicato nel 2023 la riuscitissima serata dedicata al Foie Gras d’anatra Mulard tenutasi con successo lo scorso autunno, sempre al Contrasto.
Che dire… anche quest’anno più che una serata uno scintillante tragitto nell’oceano dei sensi, curato in ogni dettaglio, con il Foie Gras fil rouge della serata.
Atmosfera godevole ma affatto ingessata, grandi piatti e servizio impeccabile, e come sempre Bernard Fournier, autorità indiscussa sul fegato dei palmipedi e anche noto come il Re del Fois Gras, ma ora felice pensionato dopo tanti anni al timone di Candida a Campione d’Italia che affabilmente giganteggia…
Cosa mettere nel reparto “buoni” di questa inconsueta serata molisana fatta di titillanti overdosi di belle sensazioni e di cucina colta?
Scolpito indelebilmente nella memoria sensoriale c’è tutto il carosello di stupori per i sensi, e la (rara…) sensazione di essere nel posto giusto al momento giusto, partecipando, anzi, officiando qualcosa di bello.
Arduo a quale piatto assegnare il podio più alto, però lasciatemelo dire: la sfoglia di branzino, porri e burro bianco è davvero un magnifico e goloso esempio di come si può coniugare classe, sapori e consistenze.
Non da meno lo stupendo (aggettivo decisa mente raro in Gastrodelirio) riso mignone, zafferano Molisano e scaloppa di foie gras. Contrasto ristorante cena a quattro mani
Lucio Testa, un leone nascosto nella pelle di un micio.
Il nuovo Molise riparte dagli artigli gentili di un cuoco ormai adulto senza per ora aver smesso di essere giovane.
Bernard Fournier, quando si mette ai fornelli o a lavorare sul suo amato foie gras, ti porta a ringraziare il cielo per avergli dato questo dono senza tempo.
Contrasto ristorante cena a quattro mani
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?