La Gourmeria (e non solo…) che non ti aspetti
La vita è bella perché quando pensi di aver visto non dico tutto, ma almeno un po’, arriva qualcuno che ti spiazza… Casa & Poteca
Così D’emblée, ti ritrovi a confrontarti con nuove cose e nuove chiavi di lettura, perché nella nostra Italia da qualche tempo alcuni contesti un tempo provinciali, senza troppo clamore hanno iniziato a camminare sulle loro gambe e, a lavorare perbenino sottotraccia, austeri, silenziosi ed efficaci.
Provincia che finalmente inizia a scrollarsi di dosso il suo… provincialismo (perdonate il battibecco lessicale), e che senza preconcetti e campanilismi ha iniziato a sbirciare molto al di là dei sui confini, relegando in soffitta un certo venefico sciovinismo da tanto al chilo che, fino non troppi anni addietro, produceva solo danni come e più di tanti presunti Km zero.
Un bell’esempio di questo stato delle cose è Casa & Poteca a San Giorgio del Sannio, alle porte di Benevento.
Una visita in questo posto, fieramente in provincia era già da tempo nell’elenco dei “desiderata”.
Così, complice un vagabondaggio eno-gastro-turistico, ma anche l’estemporaneo invito davvero cotto & mangiato del bravo Euclide Servodidio, deus ex machina di questa bella realtà, finalmente mi avvio sulla strada per San Giorgio del Sannio.
Premetto (e… ripeto per l’ennesima volta) che su www.gastrodelirio.it pur accettando inviti per visite e/o manifestazioni, oppure omaggi di prodotti vari, ci riserviamo di non scriverne a riguardo, esercitando nei fatti (e… non in vuote parole) il nostro diritto di critica e cronaca, come indicato nell’articolo 21 della nostra costituzione.
Siamo orgogliosamente critici “vecchia maniera” liberi da ogni condizionamento, assolutamente ne’ comunicatori ne’ influencer.
E, non siamo neanche tra quelli che, previa remunerazione, scrivono bene perfino dell’ultima bettola di periferia o dei peggiori bar di Caracas…
Scriviamo esclusivamente di quello che ci è piaciuto (molto…), e che abbiamo toccato con mano. Punto.
L’insegna definisce vezzosamente Casa & Poteca come Gourmeria di Quartiere…
Forse è riduttivo, perché per gli appassionati e, per i pochi veri “cronisti del gusto” ancora in attività, un locale come questo è un paese dei balocchi di collodiana memoria.
Partiamo da questa ipotesi…
Formaggi, salumi (qui trovate il raro prosciutto di Faeto!), prodotti da forno, tonno, paste ripiene e non, latticini, dolciumi, conserve e composte varie, birre artigianali di qualità e mai banali, chicche mangerecce di ogni genere per finire tanti, tanti bei vini, con una per nulla celata predilezione per quelli “naturali” con rarità d’oltralpe e anche oltre…
Tutto davvero di gran pregio, e frutto di quello che è il vero bonus di questo luogo: il gran sapere che trasuda dietro ogni singola scelta di quel che è dietro i banconi e tra gli scaffali.
Come in ogni Gourmeria che si rispetti però, il miglior modo per proporre l’assaggio dei propri prodotti resta… l’assaggio.
A Casa & Poteca si può acquistare o degustare in loco nei non troppi tavoli all’interno, partendo possibilmente dalla base: il pane.
Qui l’occhio strizza al territorio circostante, ma per il resto si “vola” decisamente oltre, senza preconcetti e campanilismi come avviene in certi altri locali che vorrebbero proporre la medesima tipologia di offerta.
Già, il tuffarsi nella gran bella scelta di prodotti della Poteca, finisce però per mettere in luce un problema di fondo che che affligge molti esercizi della medesima tipologia, che è quello della mancanza di una reale conoscenza tecnica di quel che è proposto da parte di chi gestisce il locale.
In una parola, tanti, troppi catapultati nel settore per mero interesse (o investimento di capitali) acquistano acriticamente solo dai rappresentanti o dalle piattaforme distributive specializzate, e non instaurano un rapporto diretto “de visu” con le aziende produttrici e fornitrici.
Questo, può essere in parte giustificabile per realtà di medie e grandi dimensioni dove giocoforza, formare un dipendente, almeno non superficialmente, è costoso e complicato, ma che è profondamente errato quando parliamo di attività piccole o medio piccole a conduzione familiare, non a caso quelle che di default dovrebbero proporre qualità tout court.
Perché… dietro quasi ogni cosa che mangiamo o beviamo c’è sempre una storia, fatta di luoghi, tecniche, tradizioni e di persone che vogliono cambiare, e non solo comunicazione a senso unico e superflui orpelli.
Ed è proprio la curiosità e il sogno di vedere almeno qualcosa fuori dalle mode mainstream, fosse anche solo una fetta di prosciutto o quel che c’è in un calice di vino, la forza di chi, e parlo della generazione del sottoscritto, ha vissuto anni emotivamente ben diversi da quelli attuali…
Se siete in zona, ma anche se siete lontani fate un salto da Casa & Poteca, la musica è molto diversa rispetto tanti locali consimili, anche perché è condita con un “ingrediente segreto”: la grande passione per quello che si fa!
Magari anche solo per un aperitivo, perché oltre assaggiare tante cose buone, vi approccerete con persone di sincera passione e rara competenza su quel che di buono gusterete a casa, oppure direttamente nel locale.
Già… perché, e non dimentichiamolo, noi siamo quel che mangiamo!
“Non è una questione di opinioni. Se un politico dice che fuori piove e un altro dice che fuori c’è il sole, il mestiere di chi scrive non è dare entrambe le versioni e amen: è aprire la finestra, controllare, e dire cosa sta succedendo veramente”
P.S. Per chi non ha natali nell’ex Regno delle due Sicilie, la “Poteca” è… la Bottega!
Casa & Poteca – Gourmeria di Quartiere
Viale Manzoni, 2
82018 – San Giorgio del Sannio (BN)
Tel. 391 7122698
Casaepoteca.2020@gmail.com
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?