www.gastrodelirio.it non fa dell’immediatezza la sua ragione d’essere, perché ha una chiara impostazione mirata alla critica gastronomica e enologica “pura”.
E… non sono nelle nostre corde neppure le sviolinate infarcite di scontate e melense descrizioni, tipo quelle di quando i mulini erano bianchi, dove tutto va bene ed è buono, tutti sono bravissimi etc etc.
No, affatto: non tutto nel mondo del food va bene, anzi!
Siamo critici e, se come in questo caso siamo graditi ospiti di una manifestazione e/o in giuria, sempre attenendoci al Manifesto di Gastrodelirio analizziamo e ponderiamo quanto visto e provato, poi se è il caso scriviamo le nostre riflessioni, altrimenti, scegliamo il silenzio.
Non è però questo il caso…
Ed ecco a voi qualche “considerazione a bocce ferme” sul Primo Campionato dell’Aperitivo – Trofeo Sapori di Napoli svoltosi il 12 e 13 Aprile 2023 nella magnifica cornice del Campus Principe di Napoli di Agerola, a un tiro di schioppo dalla costiera amalfitana.
Sfrondando il campo da dubbi e incertezze, e al netto delle inevitabili ingenuità di gioventù (siamo alla prima edizione!) è stata una manifesta ben riuscita, questo va detto senza se senza ma.
Non solo…
Al di là dei tanti che hanno partecipato e di chi ha meritatamente vinto, il bilancio complessivo parla di un campionato del quale vi era bisogno, questo perchè buona parte del comparto nazionale della ristorazione, ancora si ostina a considerare il fenomeno montante dell’aperitivo con supponenza come fosse figlio di un Dio minore.
Un grosso errore
Tutto questo, anche e a dispetto della tumultuosa crescita, anche di immagine e diffusione, avuta dal “fenomeno aperitivo” negli ultimi anni.
Ma non solo… l’aperitivo, oltretutto nato Italia e più precisamente a Torino, quando Antonio Benedetto Carpano creò, sul finire del 1700 il primo liquore da aperitivo, il Vermouth, anche dalla stampa e dalla critica di settore non ha mai avuto la dovuta considerazione e visibilità, relegato com’è nelle mode “del momento” che prima o poi sfumeranno, quindi non degne più di tanto di attenzione.
Campionato dell’Aperitivo – Un qualcosa che mancava, ecco
Già, diciamocela tutta: in soldoni il panorama nazionale dell’aperitivo da nord a sud pur con le lodevoli eccezioni di chi, con reale professionalità e intelligenza ha fatto scelte di pregio, soffre ancora di una generale mancanza di qualità che continua a perpetuare i più beceri luoghi comuni.
Si, perché anche in locali di “una certa pretesa” l’aperitivo è tutt’ora il figlio negletto.
Un bicchiere di un qualche drink non bene identificato, magari senza minimamente mettere in conto che ogni aperitivo che si rispetti deve avere una componente amara per stimolare i succhi gastrici (altrimenti che aperitivo è?), appena stappato fresco dagli scaffali di qualche discount, oltretutto senza la minima nozione di cosa siano costruzione del gusto e accostamenti sensoriali, tanto meno l’arte della mixology…
L’importante che nel drink ci sia una certa quantità di alcol da impiegare come lubrificante sociale.
Non parliamo poi dell’accompagnamento vero tallone di Achille di tantissimi aperitivi…
Le classiche olive avvizzite continuano imperterrite a fare compagnia a salatini stantii che da anni fermi sui vassoi, insieme a rustici grondanti grassi riscaldati & rianimati più volte di fianco a tristi tranci di pizzette avanzati al vicino panificio.
Per finire, non mancano mai all’appello gli inquietanti“pseudo-finger food de noartri” con le obbligatorie, coloratissime e insapori cremine, per le quali (a torto…) pensavo fosse giunto il momento della pattumiera della storia.
Ecco, pur non generalizzando e con le meritorie eccezioni di cui ho scritto sopra il livello medio dell’aperitivo in Italia non è al momento dei migliori.
Ed ecco che l’apparire di un campionato dove le migliori professionalità di questo comparto che talvolta non dialogano a sufficienza (cucina e mixology) si sono messe in gioco, ci sta proprio tutto!
Le uniche note un attimo stonate in una manifestazione davvero molto ben riuscita e che sperò avrà un lungo seguito, sono state in qualche caso il non identico livellamento qualitativo delle proposta in calice (flute) rispetto alle proposte gastronomiche e, come già scritto prima, della mancanza nella parte “drink” proposta da alcuni concorrenti delle indispensabili note amare, il vero motivo di essere di ogni aperitivo.
Ciak e… buona la prima!
Ci rivediamo tutti al 2° Campionato dell’Aperitivo – Trofeo Sapori di Napoli nel 2024!
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?