Di Fabio Riccio,
A volte, come sempre accade, le sorprese arrivano da dove meno te le aspetti.
Chieti, anzi, Chieti scalo, “succursale” di servizio poco a valle dalla città di Chieti vera e propria, antica, bella e carica di storia.
Una sorta di luogo “di servizio” schiacciato tra le fabbriche della zona industriale, lo scalo ferroviario e la vecchia strada statale 5, la Via Tiburtina, un tempo unica via che collegava l’Abruzzo adriatico alla capitale.
In ogni caso una zona discretamente popolata, senza segni di nessun tipo di degrado. bufala doc
A pochi passi dalla stazione, un po’ defilato c’è un piccolo locale che prepara solo pizze da asporto, e che nella buona stagione offre anche qualche tavolo veloce per consumare senza troppi fronzoli le pizze sotto il porticato dell’edificio, che ospita anche una moderna galleria di negozi e uffici.
Ma location a parte, qui è la pizza la protagonista.
Bufala Doc
Pochi metri quadri, forno a vista, e il benvenuto lo da il termometro del forno, chiaramente a legna, che già è ben oltre i 400 gradi.
Una bella partenza…
Poche pizze, una decina, quasi tutte di impianto tradizionale, con in più qualche dovuta citazione carnivora per l’Abruzzo (Ventricina Vastese e salsiccia di Pianella) oltre alla celeberrima “Margherita sbagliata” resa celebre dal grande Franco Pepe.
Materia prima di qualità, dalle farine (Petra e Caputo) al fior di latte di Agerola, che qui davvero arriva da Agerola, in bocca ricco e saporito come non mai, altro che i tristi siluri caseari spacciati per “mozzarelle di rango” in tante pizzerie, evidentemente in malafede!
Ventricina vastese e salsiccia abruzzese a parte, nessuna pizza con salumi, non per scelta vegetariana o salutista, ma solo per dare un prodotto per quanto più possibile fresco e non figlio di quel che c’è dimenticato in qualche angolo di frigorifero.
Pizze quasi a ruota di carro, cornicione giusto non da canottiere.
Le lievitazioni e tutta la filiera della farina fino ai panetti di pasta, dal lievito alla maturazioni sono pressoché perfette, per un impasto morbido, suadente ed elastico quanto basta, probabilmente dalla idratazione non esagerata.
La mano del pizzaiolo, almeno a sbirciare dietro il bancone è sicura.
Già da come stende la pasta, si vede che il pizzaiolo è bravo, e non fa le catastrofi “stenditorie” di cui ha di recente scritto qui su gastrodelirio… vedi https://www.gastrodelirio.it/fabio-riccio/la-margherita/2018/03/ – nessun segno di “straccetto bagnato” a centro pizza.
La margherita, qui filologicamente chiamata “Regina Margherita” è tecnicamente perfetta per cottura, materia prima e quel che c’è sopra, ma anche la filetto, non è da meno.
Su tutte le pizze (esclusa ovviamente la quattro formaggi) c’è una spolveratina di parmigiano.
E’ una vecchia usanza di alcuni pizzaioli napoletani.
Quel tocchetto di sapidità che ci sta sempre bene, quel quid che regala più forza gustativamente a tutto l’insieme…
Non aggiungo altro.
Provatele!
In questo angolino di Chieti Scalo, da Bufala Doc troverete solo pizze lussureggianti, golose, prelibate.
Perdonate la (mia…) profusione di aggettivi.
Peccato che in inverno bisogna accontentarsi dell’asporto…
Vabbè.
La pizzeria Bufala DOC di di Chieti, è l’ennesima dimostrazione che per fare una pizza napoletana realmente buona si deve necessariamente camminare su binari relativamente stretti.
Senza nulla togliere a quelli che cercano nuove strade sperimentando e arricchendo il variegato universo della pizza, spesso con risultati davvero encomiabili, e a costo di ripetermi per l’ennesima volta, l’archetipo della pizza, o se volete la capostipite di tutto quel che adesso viene chiamato pizza, è quella napoletana. Stop.
Nelle mani di chi conosce quest’arte, c’è la sapienza e la ricchezza di una intera comunità maturata per più di tre secoli, infinite volte al giorno, tutti i giorni tutto l’anno.
Una pizza napoletana ben fatta, è (quasi) una quadratura del cerchio, ma nonostante le apparenze, vi assicuro che praticamente non è cosa così banale a farsi.
Se fatta bene, il risultato è mirabile.
Perchè anche qui, da Bufala DOC di Chieti scalo, pur in una location quasi di servizio, si porta a compimento quella magica fusione gustativa e olfattiva tra pomodoro, formaggio e impasto, che è il vero piccolo grande miracolo della pizza napoletana.
Tutto il resto è aria fritta, magari fiorellini decorativi, ma non pizza. Fine.
Pizzeria Bufala DOC
Piazzale Marconi, 67 – c/o complesso Agorà
66100 – Chieti Scalo.
Tel. 0871 540332
Cell. 334 9690672
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?