Di Fabio Riccio
In città mi capita di rado di bere la bottiglia giusta nel posto giusto.
Trovare luoghi dove c’è armonia tra quel che si mangia e quel che si beve è diventato davvero difficile.
Mai disperare, perché se è acclamato che troppe carte dei vini mettono angoscia, e molti ristoranti paiono fermi agli anni ’80 con le solite sei-bottiglie-sei di modeste robe locali e di vini modaioli da signorina pseudo-astemia con calice incollato alla mano, (perché fa’ tanto figo), e molti ristoratori sono simpatici come un calcio negli zebedei alle sei di mattina… a volte capita che questo insieme di combinazioni ogni tanto si inceppi e… qualcosa accade.
E così, con la filosofia da “osteria fuori porta”, e senza pregiudizio verso la divinità di Bacco, e cosa più importante con spirito laico e godereccio, anche i sassi sanno che il sottoscritto da un po’ di anni privilegia nel mondo enoico tutto quel che in un modo o l’altro viene dallo sfumato ed evanescente mondo del (cosidetto…) vino naturale.
Lo so, sono ripetitivo… però, partiamo da questo – Stop & punto e a capo.
Per questo motivo, e anche perché adoro punzecchiare (eufemismo – alla fin fine sono un Savonarola o un Giordano Bruno – fate voi…) non troppo amabilmente chi non la pensa come me, ora vi presento un vino di quelli che piacciono a me, appunto.
Un vino che invito caldamente i “soloni” di certa enologia istituzional-paludata a provare, senza però i loro usuali paraocchi, che in passato anche il sottoscritto aveva, anche a causa di un certo tipo di formazione istituzionale (forse troppo…).
Ora dal vino voglio in primis emozioni e piacere, e permettetemi la “provocazione”, la salubrità.
La tecnica e gli assiomi che tanto piacciono a certi saccenti sommelier di provincia, li metto solo dopo…
E… così ieri sera ho fatto amicizia (in un bel posto di cui vi parlerò in un altro post) con un nuovo vino, ed è stata subito passione a prima vista, forse anche di più…
Barranco Oscuro Blancas Nobles
Di questo bravissimo produttore Iberico noi di Gastrodelirio ci siamo già occupati in passato, parlando sia delle sue bollicine, che di un suo rosso, vedi
https://www.gastrodelirio.it/riccardo-ferrante/barranco-oscuro-brut-nature/2013/08/
https://www.gastrodelirio.it/fabio-riccio/barranco-oscuro-bo2/2014/07/
Mancava un bianco…
Il Barranco Oscuro Blancas Nobles è semplicemente buono.
Un bianco così potente, sensuale, intrigante, di una complessità e di una piacevolezza a prova di scettico, non mi capitava a tiro da anni.
Scriverne in dettaglio sarebbe uno spreco… anche se, e specialmente per un vino così, preferisco approcciarmi come se fossi invitato ad una festa dei sensi, così che già al primo sorso ho voglia di ordinarne una nuova bottiglia, anzi: di berne a secchiate…
Provare per credere.
Barranco Oscuro è un produttore “estremo”, senza dubbio, ma vivaddio…. Da viti allevate a quote da sciatore, dove l’ossigeno inizia a calare, il “Signor Barranco” è capace di tirare fuori e senza manovre di refrigerazioni fuori luogo e eno-porcate da alchimista, sentori davvero sensuali e nel medesimo tempo tremendamente mediterranei.
Non solo… e alla faccia di tutti quelli che che rumoreggiano che il vino è “scienza” (sic…), in questo angolo della penisola iberica fanno vini per il quale l’aggettivo salubre ci sta proprio bene.
Certo, lassù nell’Andalusia a 1368 metri sul livello del mare, hanno “un buon manico” per far crescere sana e rigogliosa la vitis vinifera che, vista l’altitudine, automaticamente fa’ marameo ad un mucchio di problemi, (Salvo Foti docet).
Però, rimane sempre un’esperienza sconcertante accostarsi ad un calice dove energia & vitalità, pur tra le tumultuose evoluzioni al naso e al palato, e almeno nella bottiglia che che ho provato, insieme alla totale assenza di difetti, sono davvero dal primo all’ultimo sorso.
Ma come fanno?
Oltretutto, con Blancas Nobles si parla di un vino che ha solforosa totale di 1 mg/lt. Che dite, allora ci sta bene l’aggettivo salubre?
Mi spiace ancora per i soloni pontificanti (a proposito – un po’ di sere fa’ ne ho “incocciato” uno…) e i tanti “talebani” anti-vini-naturali… che parleranno del fattore “c**o” qui c’è poco da discutere.
Parliamo di un vino fantastico. Stop.
Poco da aggiungere: nei calici il Blancas Nobles è una festa, una gran festa per i fortunati che lo bevono.
Il produttore dichiara uve Vigiriega, Sauvignon bianco, Riesling, Chardonnay, tutte logicamente allevate oltre i mille metri.
In ogni caso, rimane sempre il brivido (e il ricordo – a bottiglia vuota…) di sensazioni al palato freschissime, di una mineralità marcata quanto basta, e infine di una acidità balsamica da manuale che spiazza, il tutto in un equilibrio generale in cui l’alcool è semplicemente parte del perfetto.
Persistente e forte di carattere… anche lui (il Blancas Nobles eh…) come il Bo2 come sensazione a pelle mi fa’ pensare al crollo di una diga, mi inonda… mi piace, tanto.
Che roba ragazzi… e dire che al tavolo di fianco, un gruppetto di “abbienti” locali pasteggiava con un trebbianino tristanzuolo e di obsoleta concezione che poi costa anche di più del Blancas Nobles.
Il Barranco Oscuro Blancas Nobles è un vino da bere con il sentimento, non con la tecnica, lasciandosi trasportare, anzi: cullare…
Un vino davvero “nobile” come da etichetta!
Per chi è curioso, e anche alla ricerca di notizie tecniche, in calce trovate un bel copia/incolla di quanto il produttore dichiara, in ogni caso il Barranco Oscuro Blancas Nobles merita senza dubbio alcuno la definizione di “Vino Gastrodelirante”
Terroir, lavoro nel vigneto e vendemmia
-
Suolo: Argille chiare e scisti.
-
Vitigno: Vigiriega, Sauvignon bianco, Riesling, Chardonnay
-
Estensione del vigneto: 1.8 ha. Lavorato in biologico.
-
Tipo d’impianto: Spa con doppio Cordone
-
Densità media ceppi per ha: 3000
-
Età media del vigneto: 25 anni
-
Produzione media per ettaro: 13.0
-
Vendemmia: raccolta manuale 100%
In cantina
-
Vinificazione: diraspatura e pressatura, fermentazione alcolica in vasche d’acciaio con lieviti naturali. Affinamento per 24 mesi negli stessi contenitori sulle fecce fini.
-
Solforosa totale (SO2): 1.0 mg/l
-
Bottiglie prodotte: circa. 3000
Caratteristiche
-
Vino bianco secco, dal frutto maturo, dal corpo polposo, potente, ben controbilanciato da un’ottima freschezza.
http://www.barrancooscuro.com/
Bodega Barranco Oscuro
Cortijo Barranco Oscuro
18440 Cádiar
Granada – EspañaTelefono: + 34 958 34 30 66
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?