Su www.gastrodelirio.it non siamo usi ai facili entusiasmi, anzi…
Le “maglie” su chi o su cosa scrivere con il passare del tempo si sono fatte sempre più strette, al contrario d’altri che con la politica del“volemose bene” (come dicono a Roma), pubblicano a raffica entusiastiche “recensioni” di ogni posto dove sono stati, fatte magari di un singolo e roboante aggettivo, con annesso video…
Però, ogni regola ha la sua brava eccezione…
Aurora Tombesi, annotate questo nome, perché dandogli tempo per smussare qualche dettaglio e fare altre esperienze, e salvo inciampi di percorso presto o tardi ne sentiremo parlare.
Volto pulito e occhiali d’ordinanza, negli occhi una giusta dose di determinazione.
Lavora al Pioppo Tremulo gastronomia (al più vegetariana!) di famiglia a Seregno (MB).
Si: all’apparenza una ragazza come altre, e della quale non mi è noto il curriculum, ma che con nonchalance ostenta una istintiva e preziosa capacità di costruire belle e non banali sensorialità partendo anche da materie prime non “nobili”, nel contempo buttando alle ortiche didattica e luoghi comuni di certa cucina mainstream che va ancora per la maggiore.
Ho conosciuto Aurora e provato l’aria che tira nella sua cucina in occasione di “A tutta Trippa”, ultima “conviviale” del 2023 della confraternita della Sesta Cornice tenutasi a Monza alla quale ho partecipato.
Il menù, tutto dedicato alle trippe di ogni genere è qui sotto, in foto.
Menù impegnativo ma godereccio, come tutti quelli delle serate della sesta cornice.
Beh… senza girare intorno al concetto, devo ammettere che la cucina del quinto quarto di Aurora Tombesi (coadiuvata dalla mamma…) mi ha veramente stupito.
Non capita spesso…
Tutto il percorso di A Tutta Trippa è un bell’azzardo di sapori in bilico tra giuste sintassi e studiate provocazioni (leggi il croccante di trippa al cioccolato), con la sola noticina (forse…) fuori spartito per qualcuno dei gustosi spiedini piccanti di trippa di vitello, un attimo oltre cottura.
Però, la nota di gaudio e giubilo della serata, va senza se e senza la assegno alla “Trippa vegetariana” (virgolette d’obbligo, e non è un ossimoro!), dove l’uso accorto e raziocinante di alcuni carnosi funghi dall’oriente, per aromi, sapori e… consistenze ha davvero ricordato molto quello di una buona trippa bovina o di altro animale.
Già… ingredienti, istinto e intelligenza per nulla in antitesi nel fil rouge delle proposte di questa giovane cuoca, tutte sostanzialmente senza passi falsi.
Madre natura ci sprona a mangiare ogni giorno e ci ricompensa con il piacere alimentare che è gratificante e ci fa stare bene, anche con una allegra e goduriosa serata in bella compagnia, tutta dedicata alla trippa.
Un’idea felice dopo l’altra, sapori e tanta piacevole cucina nelle proposte di Aurora Tombesi, non solo ingredienti e istinto, ma anche un bel mix tra levità e stilettate ai fianchi.
Teniamola d’occhio, anima, passione e tecnica per fare ancora meglio non le mancano…
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?