Di Donatello Rinaldi,
Un locale di paese, ma non paesano.
Semplice, essenziale e sopratutto accogliente.
Siamo a Briona, uscendo da Novara e puntando la bussola verso le colline vinifere di Ghemme, uno dei primi paesi.
E’ facile: quando non vedete più risaie, risaie, risaie ma incominciano le colline, siete arrivati all’Osteria del Caccetta!
Il patron, l’instancabile Stefano Minoggio, ogni mattina compie una vera e propria processione presso tutti i suoi fornitori di fiducia.
Sì: ancora c’è chi lo fa di persona!
Come Superman, si cambia, e in un lampo si trasforma in macellaio, pescivendolo, salumiere, caseario, pastaio ecc.
Insomma… va in giro a rompere le balle a tutti, per poi tornare con il bottino sottobraccio all’Osteria del Caccetta!
In questo assomiglia ai grandi Chef, ritenendo che il piacere e l’impegno maggiore nella riuscita di un piatto, sia quello di fare accuratamente la spesa, perché i nuovi piatti nascono anche dal fornitore, e non solo in cucina.
Il menu dello Chef Fabio è Piemont-Novarese e tra i piatti gli immancabili must della zona ci sono tutti o quasi.
Il vitello tonnato con la sua squisita salsa, lo stracotto di bue grasso con topinambur, e la deliziosa terrina di coscia d’anatra ripiena di paté di fegato accompagnata da pan brioches.
C’è anche il pesce, con il salmerino o la trota allevata sì, ma in chiare, fresche e dolci acque a quasi mille metri di altitudine nel paese di Mollia.
Anche gli antipasti sono di tutto rispetto.
Cipolla bionda di Fontaneto e Cureggio cotta nel mosto di uva fragola con parmigiano e limone, o il cardo gobbo di Nizza Monferrato con crema di parmigiano e nocciola (ovviamente) tonda gentile, entrambi presidi Slow Food.
Le paste ripiene sono tutte fatte in casa
Difficile scegliere la migliore tra i ravioli ripieni di bollito con crema di ricotta di bufala, e quelli di cipolla con crema di parmigiano e cacao.
Nei dessert, svettano un gelato artigianalissimo, come quello con la crema con biscotti novaresi Camporelli, uvetta e Vermuoth, e la mousse al mascarpone Baruffaldi con composta alle prugne e biscotto alla cannella.
Se necessario, ci sono sempre le tome di alpeggio, soprattutto della Valsesia, e ovviamente sua maestà “IL” gorgonzola novarese.
Al di là di ogni singolo sapore, la cosa più importate è che all’Osteria del Caccetta creano piatti per il palato, non per essere fotografati.
In cucina lavorano, e duro anche, per le vostre papille, mica per i Like!
La carta dei vini, anche se in continuo aggiornamento, oggi è limitata al Nord Piemonte.
Oltre ai migliori Ghemme e Gattinara, ci sono anche Colline Novaresi degne di nota, e anche i vitigni autoctoni in purezza sono ben rappresentati: uva rara, vespolina, erbaluce.
Vista la crescita del locale, spero che nel prossimo futuro ci sarà anche una carta dei vini allargata a nuovi orizzonti.
E’ noto a tutti che oggi vengano prodotti vini, (ottimi) anche fuori dal Piemonte.
Incredibile Vero?
Il nome Osteria del Caccetta deriva dal nomignolo attribuito ad un nobile del luogo, il molto libertino Giovanni Battista Caccia (il Caccetta appunto), nato proprio nel castello di Briona nel 1571, che mai si risparmiò nelle sue marachelle, anche extraconiugali, tanto da ispirare (sembra…) niente di meno che il Manzoni nella costruzione del noto e coloratissimo personaggio di Don Rodrigo.
Diamine che è buono il Caccetta!
Meriterebbe premi e stelle, non solo per la qualita del mangiare, ma anche per il prezzo che si paga, veramente onesto visto che in zona ce chi da belle bastonate al portafogli facendo mangiare da schifo.
E’ vero!
Proprio un bel posto, poche chiacchiere e tantissima sostanza.
Un posto dove trovi proprio quello che ti aspetti nel piatto.
Un posto dove si sta bene.
Promosso, e ci torno.
Un posto simpatico, la cucina ora mi sembra anche meglio che in passato, alla fine uno di quei posti dove si sta propio bene.
Su invito di un amico sono stato mesi fa in questo locale, e devo dire chi mi sono trovato bene e ci tornerò.
Ottimi w saporiti gli antipati e il bignè con la fonduta di Maccagno e gli gnocchi con crema di melanzane.
Personale gentile anche se non velocissimo, e buoni vini della zona.
Bella e veritiera la descrizione di questo articolo, l’ho detto: ci tornerò!