Il grande bluff della grigliata di pesce mista…
Non mi permetterei di sindacare su cotanta gioia, ma su una grigliata di pesce mista io ci metterei altro.
Non mi permetterei di sindacare su cotanta gioia, ma su una grigliata di pesce mista io ci metterei altro.
sfido anche il migliore dei nasi a percepire da una fugace annusatina dal collo di una bottiglia appena aperta la presenza di TCA o “tappo” che dir si voglia.
Annusare il tappo diciamocela tutta fa figo, anche se è pressoché inutile, ma ficcare (per quanto si può) il naso nel collo della bottiglia è ancor più inutile…
E la professionalità, anche nell’esplicare uno stantio rito, dov’è andata a finire?
Cui prodest?
scoperto un nuovo metodo per capire se la bottiglia sa di tappo!
Di Fabio Riccio, Il Montepulciano D’Abruzzo, insieme al suo indotto, contribuisce in maniera ragguardevole al PIL abruzzese. Per l’Abruzzo un successo economico e di immagine costruito con tenacia, con il risultato di essere riusciti a portare questo vino sulle tavole e sugli scaffali di tutto il mondo. Tantissime in regione le cantine che vinificano il … Leggi tutto
Con Il Cuoco, Il Ladro, Sua Moglie e l’Amante (1989 – Peter Greenaway) invece invadiamo, contemporaneamente, il territorio di Freud ma anche quello di Shakespeare, con gli evidenti rimandi a Tito Andronico.
Sensorialmente, il risultato complessivo de Il mare di Sicilia, fermo restando il gran bell’equilibrio e la notevole persistenza degli indovinati sapori, sembra avere le belle movenze e l’affollamento di un affresco barocco seicentesco
Non si mangiano i ricci di mare con leggerezza, anche se può sembrare vero il contrario, mi si dice da chi li pesca che il catturarli implica qualcosa di emotivamente forte: “una pesca stranamente intima” perché, insomma, prendere un riccio di mare “non è come prendere una vongola…”
Un mare di bontà 2019 si svolgerà nel borgo marinaro di Santa Tecla, domenica 4 agosto a partire dalle ore 20.
Andrea Giordano, originario di Lucera (FG), ha fatto di Trani la sua seconda casa con la Pizzeria Lievito 72. Le sue pizze provano a riscrivere dalle basi la tradizione della pizza pugliese, anche dalla forma esteriore. Guai a chi lo chiama “pizzaiolo gourmet”. Lui semplicemente interpreta liberamente dell’arte della pizza.