La cucina dei rumori – ovvero… cosa non bolle più in pentola
La cucina dei rumori – Mai fatto caso che da buona parte delle cucine dei moderni ristoranti e trattorie, specialmente quelli della “fascia alta”, non giungono quasi più rumori?
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La cucina dei rumori – Mai fatto caso che da buona parte delle cucine dei moderni ristoranti e trattorie, specialmente quelli della “fascia alta”, non giungono quasi più rumori?
Siamo proprio sicuri che tutto quello che vediamo definito come foodporn sia proprio così eccitante per le nostre papille gustative?
Però, e spiace dirlo, ma dopo 30 anni di esperienza sul campo a ragion veduta credo di poter affermare (piaccia o meno…) che in Italia i ristoranti di vera eccellenza, dalle sempre più rare trattorie di qualità ai tristellati, sono meno del 1% del totale degli esercizi che a vario titolo somministrano al pubblico alimenti, circa 220.000.
Marco Cuzzi ci racconta con precisione accademica dei tre aspetti principali del cibo in guerra:
l’alimentazione del soldato al fronte che, se affamato, “concentra le poche, residue forze sulla ricerca di di cibo per razziare quanto gli serve”
la fame delle popolazioni coinvolte a cui viene razionato il cibo per mano dei propri governi al fine di “mantenere il più possibile costante l’alimentazione degli eserciti”
Degustatori di cornetti surgelati – esistono, purtroppo! Tratto distintivo di questi individui è che se gli metti davanti uno dei rari prodotti veramente artigianali (e freschi) ancora in circolazione, lo schifano.
Dal 17 al 20 settembre 2022 in Campania un nuovo appuntamento con una manifestazione dedicata al piatto più amato e richiesto in tutto mondo, il Secondo trofeo internazionale colline del Fortore. L‘evento piacevolmente rivoluzionerà la quiete del piccolo borgo di San Giorgio la Molara in provincia di Benevento, che per qualche giorno si trasformerà in … Leggi tutto
Lucio Testa, baffi e pizzetto ben curati uniti a un gran bella dose contegno e cortesia, e poco feeling social, ha dalla sua un gran bel curriculum di esperienze in Italia e all’estero, Francia in prevalenza (l’ottima dimestichezza con salse e fondi si nota), da far invidia a colleghi più blasonati.
la pizza chetogenica è solo l’ennesimo mezzuccio consolatorio figlio del vorrei ma non posso, stato mentale che a fronte di qualsivoglia privazione, per “addolcire” il necessario sacrificio, porta a inventare improbabili simulacri di ogni cosa che si desidera