Se questo è un caciocavallo
da produttore, un prodotto così davvero “mal conciato” già appena aperto non lo avrei mai sottoposto all’esame
Ma la foto no!
Diamo inizio oggi a una nuova serie di articoli.
Descrizioni di piatti che abbiamo mangiato, senza l’ausilio di foto, solo descritti nella loro essenza…
da produttore, un prodotto così davvero “mal conciato” già appena aperto non lo avrei mai sottoposto all’esame
E’ arduo farsi una pur minima opinione, perché le sole informazioni reperibili in rete su un vino o un produttore, a parte per chi ha la pazienza di spulciare in fondo ai risultati, ma davvero molto in fondo, arrivano solo dal sito del produttore (quando c’è…) o dalla infinità di distributori, piattaforme, enoteche e commercianti vari che vendono in rete il tal determinato vino.
Costa dei trabocchi. Abruzzo. Ennesima bellezza italiana mai compiuta. Rigonfia di varia ristorazione. Buona e tanta meno buona.
Il mare alle caviglie e sui piatti troppo salmone “locale”. Ma questo è un altro discorso.
Costa dei trabocchi. Abruzzo. Sera di inizio agosto. Il buio oltre le sedie.
Mai fatto caso che in buona parte delle bottiglie di acqua minerale vendute nella grande (e piccola) distribuzione, magari in piccolo e a lato all’etichetta che indica tutti i minerali presenti (anche il temibile stronzio – vedi – https://www.gastrodelirio.it/fabio-riccio/lo-stronzio/2019/03/ c’è il volto oppure il corpo di un bambino, più spesso un neonato?
Indi, la mia semplie e forse sconatata domanda è: ma è proprio tutta colpa di Instagram?
Oppure, è sempre stato cosi, ma sotto altre vesti?
I cuochetti spadellanti sono ormai diventati la nuova “figura di riferimento”, che ha ormai affiancato, se non soppiantato, cantanti, divi e calciatori nell’immaginario della gente.
E’ il loro momento, riflettori e palcoscenico sono (ancora…) tutti per loro, i cuochetti spadellanti…
Ristorante TAMO a Spoltore, bel borgo collinare alle porte di Pescara.
Tecnicamente un ristorante, nei fatti un luogo dove il cibo comunica emozioni ai sensi, almeno per quelli che hanno la sensibilità per leggerle.
L’essenza di un Cooking Show è semplice.
Un cuoco/cuoca, più o meno bravo, più o meno noto, più o meno stellato & forchettato, mostra al popolo gaudente di casalinghe, aspiranti blogger, foodies, influencer e altra umanità dolente, come si cucina un piatto.
Fine.