Piccolo Dizionario Gastrodelirante
SGRANARE piselli
Di Serena Manzoni
Non la cicala
E l’erba secca che canta
Ma suono d’acqua sopra una roccia
Dove il tordo eremita canta in mezzo ai pini
Drip drop drip drop drop drop drop
Ma non c’è acqua
da La Terra desolata di T. S. Eliot
Sgranare, ovvero togliere i grani, i semi dai baccelli di piante leguminose a grani. Oppure sgranare certi frutti, per esempio il simbolico melograno, iridescenti e succose sfere, ricche e generose di benefico liquido. Sgranare il rosario, seme per seme, stazione per stazione, preghiera per preghiera.
Sgranare i piselli, questo è il momento dell’anno più consono, uno ad uno per svelare il mistero riposto nel fecondo baccello, goccia a goccia, preghiera per preghiera. Drip drop drip drop… a me il rumore dei piselli che cadono nella ciotola di ceramica ricorda quello dell’acqua, di gocce sorde, che fanno dimenticare.
Dopo aver inciso la scorza verde con l’unghia del pollice, far scendere come cascatella i piselli spinti dal dito deciso, ogni pisello un’invocazione, una specie di mantra in cui ci si perde e si scordano i guai. In questa pratica, un elemento imprescindibile è il rumore: il suono che fa il baccello quando si lacera, il rumore del pisello ribelle che cade per terra, fa un rimbalzo e rotola: dove sarà finito?
Impossibile ritrovarlo prontamente, forse soltanto se avete un gatto cucciolo che lo intercetta e lo segue nel suo istruttivo, spassoso e continuo gioco.
Ed ecco la festa nella ridente ciotola: mettere le mani e indagare la consistenza di quelle pallette verdi e sode; è primavera e voi avete realizzato proprio ora la sua ode, la sua preghiera, grano per grano, stazione per stazione. E poi annusate le vostre mani: un odore bellissimo vi entrerà dentro, è l’odore del verde, inimitabile e arcaico, quasi unzione, segno del vostro pregare. Non dura molto, è quasi magico.
Se questo non vi basta, sfido chiunque a confrontare i piselli freschi con quelli conservati in svariati modi: il paragone non regge ammettetelo! Se avete poco tempo, compratene pochi, quel che basta per sentirne l’incanto e stare meglio, senza l’ansia di dover affrontare quantità ingestibili. Magari più volte, quando potete… io faccio così…
Drip drop drip drop drop drop drop
sgranare piselli
Serena Manzoni
Quando ero bambino, vale a dire ben più di mezzo secolo fa, sbucciare piselli era compito di noi fanciulli (di entrambi i sessi..).
A me piaceva, molto, mi gratificava
Ora… i piselli sono quasi sempre in scatoletta o surgelati, e i bambini di adesso invece di sbucciare piselli (ma pure i fagioli) sono sempre attaccati con gli occhi a quei piccoli schermi…
Muti, e isolati dal mondo.
Forse erano meglio i piselli…
E non ditemi che sono vecchio per favore!
Vallo a spiegare a qualche giovane di oggi il piacere di sbucciare pisselli… un momento magico, di riflessioni e pensieri importanti.
Poi… i piselli freschi sono molto più buoni di quelli in scatola, un po meglio vanno i surgelati…
Sgranare (sbucciare…) piselli è defatigante e antistress… peccato che scatolette e surgelati hanno relegsto questo bel rito nelle cose belle del passato…