Piccolo Dizionario Gastrodelirante
BACON
Di Serena Manzoni,
no, il bacon non è la pancetta. Si tratta sì di un salume, ma non dello stesso salume in effetti. Mentre la pancetta viene prodotta partendo dalla pancia del maiale, per fare il bacon si può partire da diversi tagli della cara bestiola. Basti dire che il nome deriva proprio dalla parte posteriore dell’animale, il dietro: cosce e schiena compresi.
Anche nella realizzazione ci sono poi delle differenze, la principale è che per il bacon è necessario il processo della salamoia. Nell’immaginario collettivo di noi cresciuti con i telefilm americani (ah! Essere bambini negli anni ottanta…) è obbligatoriamente legato a colazioni in abbinamento con le uova strapazzate o al tegamino, in enormi cucine con il telefono appeso al muro e a bottiglioni di latte o succo di frutta da cui bere a garganella.
Bacon è anche Francis Bacon, il pittore non il filosofo, e lo so che non è tanto corretto inserire nel Piccolo Dizionario un cognome ma il Gastrodelirio concede molte licenze. Insomma, avete presente le figure distorte, deformate dal pennello e da una sofferenza indicibile, i colori che ricordano El Greco, la pittura che diventa smorfia esistenziale.
Ora prendete un altro artista, Sergio Vanni, e la sua opera Eggs and Bacon: sotto tre miniature di opere di Bacon vengono posizionate due uova (crude) sopra una piccola mensola nera, segue la scritta Eggs and Bacon.
Ironia e calembours creano una conversazione tra parole e immagini che fanno pensare a un rebus, se non fosse che la soluzione un po’ irriverente ce la dà lo stesso Vanni.
Lo fa con Bacon e lo fa anche con altri artisti: questo nei telefilm americani non c’era…
Serena Manzoni