Di Fabio Riccio,
Aver voglia di bere bene non mica è un delitto.
Aver voglia di bere bene anche in occasioni come dire… “minori” come una semplice pizza, un panino o meglio ancora un aperitivo, lo è ancor meno…
Purtroppo in circolazione buoni vini adatti a ruoli semplici, ma non per questo minori, se ne vedono pochini.
Sfido chiunque a dimostrarmi il contrario.
Peggio ancora se come fa il sottoscritto, preferite senza se e senza ma quello che offre il mondo del “vino naturale” (virgolette d’obbligo, altrimenti anche io faccio la fine dell‘enoteca Bulzoni di Roma…).
Però… ogni tanto qualche bella chicca spunta fuori, e quando mi capita a tiro, non me la lascio mica scappare.
Subconscio Ro.Sa
Mai provato?
Certo, il nome incuriosisce, ma è solo un simpatico gioco di parole sul nome del paese dove questo vino è prodotto.
Il Subconscio Ro.Sa è un rosato, “naturale” con bollicine, partiamo da questo…
Mai visto uno?
Ma… naturale a prova di scettico.
Roberto Marton dell’azienda agricola omonima in quel di… Conscio (TV) è un produttore triple A, credo questo basti.
Uva bastarda, varietà autoctona trevigiana, l’immancabile Marzemino trevigiano e qualcos’altro, sempre locale.
Il primo fotogramma per questo bel vino è il rosa, delizioso, ma anche un minimo torbido, solo quanto basta.
Neanche il tempo di affidarlo alle narici, e già ti giri intorno cercandone una cassetta da portar via, e dire che il sottoscritto con le bollicine d’ogni specie è indiscutibilmente sofistico, anche perchè aborrisco tutti i gastro-parvenue con SUV parcheggiato fuori i ristoranti che non pasteggiano se con bollicine da 100 euro a bottiglia.
Io con le bollicine ci pasteggerò tre volte l’anno, ma pretendo quelle davvero buone (che sono molto poche in mia opinione), ma qui non mi posso esimere.
Mi piacciono.
Bollicine gastrodeliranti!
Diciamocela tutta… il Subconscio Ro.Sa spande freschezza da ogni goccia, solletica subito il naso con un netto sentore di rosa, per poi inoltrarsi nel lievito e nei frutti di bosco, magari un attimo acerbi, ma per questo ancora più ammalianti.
Seducente con semplicità – la quadratura del cerchio – poco da dire.
Minerale quanto basta, il Subconscio Ro.Sa ostenta bollicine quasi perfette da far schiattare di invidia tanti suoi confratelli di stirpe più nobile.
In bocca fila via che è un piacere.
Una beva da formula uno.
L’aggettivo bevibile per questo vino è riduttivo, e questa bevibilità è accentuata e assistita anche da bel un sussulto di amarognolo nel finale, che insieme ai giusti tannini, credo sia la sua carta di identità.
Negli ultimi giorni, il Subconscio Ro.Sa l’ho provato due volte, la prima come aperitivo prima di una ottima cena a base di salsicce di fegato, la seconda come accompagnamento veloce, ma non per questo meno importante, alla classica pizza celere prima dell’ultimo spettacolo al cinema.
In entrambi i casi ha fatto il suo dovere, egregiamente.
Che dire… il Subconscio Ro.Sa è semplicemente buono, tutto il resto rischia di diventare aria fritta o inutile piaggeria.
Un vino, deve semplicemente piacermi e far star bene, deve toccare certe corde, il Subconscio ci riesce. Stop.
Chi cerca dettagli più tecnici, dia un occhio qui
http://www.triplea.it/producers/27-marton
Dalla mia, mi limito a encomiare l’esauriente etichetta, esempio di rara correttezza e chiarezza, anche se mi incuriosisce il fatto che nonostante si dichiari a chiare lettere che non c’è solforosa aggiunta, quella totale risulta essere ben 43 MG/lt.
Non sono così un tecnico, e vedendo che certi bar servono come aperitivo “robe” con solforosa a tre cifre, a volte quattro… – il famoso “solfitino sciuè sciuè con bollicine – ad averne allora di vini così “puliti” come il Subconscio Ro.Sa!
Però, rimango lo stesso esitante su questi 43 MG/lt… possibile che lavorando così rispettosamente e “naturalmente” pur senza aggiungere nulla, si arriva a questi livelli?
In ogni caso, un vino gastrodelirante al 100%!
Il Subconscio Ro.sa mi piace, molto!
Azienda Agricola Marton
Via Chiesa 34/A
31032 – Casale sul Sile (Conscio) (TV)
Tel. 0422 785420
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?