BIRRA NIIMBUS – GIRATEMPOPUB
Il piacere del noto e dell’ignoto
Di Stefano Capone
Devo iniziare a preoccuparmi?
Da qualche tempo a questa parte mi trovo a scrivere sempre più frequentemente post ambientati di sabato sera… a casa.
Non che passare la serata regina del weekend tra le mura domestiche sia disdicevole, tutt’altro, ma non vorrei essere entrato nella fase ” … sì, vabbè, ma fuori fa freddo e poi il parcheggio, chissà se nel locale c’è posto e poi, vuoi mettere casetta, il plaid…”.
Sì, ci sono entrato, anzi, precipitato… a peso morto.
Infatti anche questa volta tutti gli eventi si svolgono, appunto, a ”casetta” di sabato sera.
Diviso tra una punta d’invidia per chi sta viaggiando in direzione Fornovo (vedi Fabio Riccio, di cui attendiamo fiduciosi il ritorno…) e consolato dall’aver evitato un viaggio della speranza per andare e tornare in tempi ragionevoli, mi scervello per dare una dignità gastroalcolica alla serata.
Ma il sabato sera casalingo ha un unico, inevitabile, genetico epilogo: pizza e birra.
Sembra facile…
Sulla pizza nessun dubbio, oggi si va sul sicurissimo. Una telefonata e via.
Pizza al taglio da Romina.
Eh sì, oggi ho bisogno di certezze e la pizzeria Romina a Vasto è una certezza.
É per antonomasia la pizza al taglio. Locale da sempre uguale a sé stesso, piccolo ma ordinato. Decine e decine di teglie sempre calde sfornate ogni sera ed ogni sera terminate. Personale gentile e veloce nonostante la folla costante. E soprattutto la pizza. Sottile e riconoscibilissima.
E’ il profumo della mia infanzia e dell’infanzia di tantissimi abitanti di Vasto.
Uno di quei pochi prodotti di cui mi accontento del fatto che mi piaccia, senza entrare nel dettaglio. Mi piace e basta.
Non chiedo altro e altro non voglio sapere.
Con i sentimenti non si scherza!
E così, giunta l’ora di andare a prendere il vassoio delle pizze ordinate, mai chiuse ermeticamente per non far ”sudare” i pezzi, mi concedo un lusso che può capire solo chi lo ha provato : ”scusi, nell’attesa potrei averne un pezzo?” – ‘‘Si certo!” … rovente piacevolezza!
Sistemata, benissimo, la questione pizza, sulla birra voglio essere più ardito, spericolato, anche perchè, in linea di massima la mia cantina di vini e birre non regala troppe sicurezze.
Infatti, generalmente, non ho l’abitudine di prendere prodotti che già conosco ma bottiglie nuove e ignote da provare alla prima occasione.
E questa volta è l’occasione di una birra artigianale che ho puntato da qualche tempo: la Niimbus del Giratempo Pub di Sant’Albano Stura in provincia di Cuneo.
Nonostante la mia diffidenza per le sperimentazioni birrarie extrastile, sono stato intrigato dall’uso dichiarato di mosto di moscato durante la produzione.
Nella fattispecie parte della fermentazione è stata portata avanti dai lieviti indigeni dell’uva moscato.
La cosa interessante è che i produttori non hanno richiamato stili noti, ma indicano sull’etichetta uno stile campanilisticamente ”italiano”. In linea di massima la scelta mi sembra condivisibile.
Non so quindi cosa aspettarmi.
Data la natura della birra non la raffreddo troppo, aspettandomi qualche tipo di richiamo all’uva moscato o meglio al vino.
È il momento della cena. Non so come muovermi.
Mi vorrei buttare sulla pizza che quando è bollente è inarrivabile ma sono curioso di assaggiare la Niimbus.
In qualche modo faccio.
Al colore la birra piemontese si mostra di un bel dorato tenue assolutamente velato e per questo più interessante per l’assenza di filtrazioni.
La schiuma, bianca e vaporosa alla mescita, ha una durata breve, quasi a ricordarci la presenza della materia vinosa.
Ma è al naso la sorpresa più atipica: un profumo fresco e aromatico di pesca e soprattutto ananas, assai raro da trovare nelle birre ma perfettamente integrato tra i sentori di malto e la leggerissima luppolatura.
La bevo da sola, prima di azzannare la pizza con salsiccia e verdure, e al gusto mantiene il suo carattere vinoso e birrario allo stesso tempo, aggiungendo agli aromi già annusati una bella nota citrica e un finale impercettibilmente amaro, il tutto accompagnato da una rinfrescante ma non invadente carbonatazione.
Devo dire che non è semplice affiancare con personalità un vassoio di pizza di Romina, ma questa birra Niimbus ci è riuscita egregiamente.
Nella mia personale cantina delle sorprese ho altre due interessanti bottiglie di Giratempo, la birra Niimbus Manico Rosso con Mosto di moscato e malti torrefatti, e l’Albina con frumento.
Cercherò di metterle presto alla prova….
Spero, però, non di sabato sera a ”casetta”.
Giratempopub
Via Mondovì,42
Sant’Albano Stura – (CN)
http://www.giratempopub.it
Stefano Capone