Trebbiano d’Abruzzo 2011
Az. Agricola Emidio Pepe
Di Riccardo Ferrante
Da quando è in commercio questo millesimo di trebbiano Emidio Pepe, non smettiamo di assaggiarlo e di berlo ripetutamente. Semplicemente perché è buonissimo e, lo diciamo subito.
Non ho nella mia memoria uno storico di annate da poter comparare a questa bottiglia, tuttavia è un vino che conosco da tempo e queste bottiglie stappate mi convincono sempre di più di questa annata davvero felice.
Ad esempio ricordo le ultime quattro annate tra buone e molto buone, ma non raggiungono le emozioni palatali di queste bevute.
Poi certo, ci sono le variabili da bottiglia a bottiglia, del momento e dello stato d’animo, ma questo trebbiano 2011 stupisce sempre più.
L’annata 2011 non so se sia stata per il produttore la migliore degli ultimi anni o solo soddisfacente, questo ora non importa, noi giudichiamo quello che c’è dentro la bottiglia, e ci affidiamo alla storia dell’azienda.
Questa in particolare ha una storia lunga e di tutto rispetto nell’ambito vinicolo della penisola italiana. Imbottiglia dall’inizio degli anni ’60 e non ha mai seguito mode enologiche e cosa molto importante, non ha mai usato chimica nella conduzione del vigneto.
Oggi è in regime biodinamico, viti vecchie a tendone senza l’ossessione della resa per ettaro, tutto è in armonia come l’esperienza contadina portata avanti da Emidio Pepe ha insegnato. Affinamenti in vasche di cemento, fermentazioni spontanee e via di seguito, nel solco del manifesto triple A di cui l’azienda fa parte dal 2001.
E’ un trebbiano tra i più tipici in circolazione, appena aperto ha quella nota di sulfurea di riduzione che va subito via, e viene fuori un vino splendido, minerale, verticale, salato e piccante al palato che non smetteresti mai di bere.
L’azienda si trova a Torano Nuovo in quella parte della provincia di Teramo che guarda il Gran Sasso abbastanza da vicino, un posto davvero bello e ideale per la viticoltura.
Insomma un vino da bere subito, e da nascondere in cantina qualche cassa da fare invecchiare!
Riccardo Ferrante