Di Fabio Riccio
Pillole Gastrodegustative – I giusti tempi
Tanti pensano che il tempo è prezioso, e che non va sprecato. E’ vero: ma la buona tavola non è proprio il posto dove andare di corsa. In una tornata di assaggi, o degustazione, va sempre e comunque applicata la quarta delle regole auree del buon degustatore.
La “regola” impone tra una portata e l’altra sempre e comunque un lasso di tempo abbastanza lungo per meditare con calma su quanto assaggiato, scambiando opinioni e magari socializzando con il vicino (i vicini) di tavola. Il trio gusto, socialità e convivialità a tavola è inscindibile!
Una degustazione di cibo non è solo “nuovi sapori”, ma anche un luogo di scambio tra, e con gli altri commensali. Al contrario, un’attesa troppo lunga tra una portata e l’altra, rischia di infastidire, e di far dimenticare la necessaria e piacevole “convivialità”.
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?
Lavoro da mesi in un locale a Chieti il datore di lavoro secondo me soffre di gravi problemi mentali ieri sera avevamo 6 compensano alle 19e30 e lui a preteso da me che io da solo mi sbrigarsi alle 21 mah come potevo fare sé dopo le preparazioni richieste dove anche pulire la cucina e lavare i piatti ? Vorrei dire con questo e normale o lui deve andare in ferita mentale ?
Adoro, adoro, adoro le Pillole Gastrodegustative, mi fanno riflettere sulla mia quotidianità, ma mi danno anche un sacco di spunti per il mio lavoro…grazie Fabio