Di Serena Manzoni
Prima di cominciare vi voglio dare un consiglio: per leggere questo libro preparate la vasca da bagno con molta acqua, molto calda. Lo so, non è molto ecologico, ma se avete scelto di leggere proprio questo invece degli altri libri pronti sul comodino o semplicemente sparsi qui e là per la casa è perché probabilmente avete voglia e un tremendo bisogno di rilassarvi. Scelto l’aroma giusto per la vostra immersione di mezzo pomeriggio, sostate pigramente nel caldo e profumato umidore fino a che la schiena e le spalle inizieranno a distendersi e i pori a dilatarsi per fare uscire stanchezze e malumore. Quando faccio il bagno, metto sempre accanto alla vasca uno sgabello con i libri, penne e matite, un asciugamano per poter sfogliare le pagine senza trasformarle in un pantano. Ammetto però che non mi dispiace quando la carta si fa morbida e si curva un po’ a causa del vapore, ma senza esagerare.
A questo punto potete iniziare la lettura di Ricette immorali di Manuel Vázquez Montalbán tradotto dallo spagnolo da Hado Lyria nell’Universale Economica Feltrinelli. Si tratta di una raccolta di ricette, forse un po’ datate per i nostri palati, Montalbán scrive nel 1988 e c’è una presenza forse troppo massiccia della panna, ma è divertente soffermarsi sul commento dell’autore che indica per ogni pietanza i possibili amanti stuzzicati dalla stessa.
Alcuni piatti sono decisamente adatti per le brune prosperose o per le bionde con le carni particolarmente sode, altri invece sono indicati per coppie omosessuali maschili o femminili, altri ancora per femministe o giovani donne albioniche, ma non per i loro padri, fratelli o mariti e non necessariamente l’incontro gastronomico-sessuale si limita al canonico numero due… Di solito non amo leggere le introduzioni dei libri, se non dopo averli terminati, ma in questo caso è diverso perché proprio lì sta il succo del libro e dove ci si spiega che non si tratta di cucina afrodisiaca, ma di un invito a mangiare insieme per aprire il corpo e l’anima allo stare insieme a tavola e dentro il letto (o sopra un mobile, all’aria aperta etc…). Edonismo e piacere, amore e cibo in fondo contro il perbenismo come “scommessa su un’altra morale possibile”.
Esiste anche un libro in cui vengono raccolte le ricette di Pepe Carvalho, il personaggio detective e gourmet creato dallo scrittore ed Contro i gourmet, sempre per Feltrinelli che mi propongo di recuperare e leggere. Per il momento siamo alla fine della sosta acquatica, la pelle si è fatta più morbida e i muscoli non sono più così contratti e sull’attenti; riso con le vongole, frittelle di zucca, pane e pomodoro, fave alla santoreggia le ricette che mi hanno convinto di più, ma non mi dispiacerebbe addentare qualche fico ripieno alla siriana. Chi sa cosa ne direbbero Montalbán e Pepe Carvalho? Forse è meglio non saperlo…
Serena Manzoni